Il governo austriaco ha nuovamente prorogato i controlli alle frontiere con l’Ungheria e la Slovenia fino all’11 novembre 2025. Secondo il ministero, tali misure saranno mantenute al fine di combattere l’immigrazione clandestina e la criminalità transfrontaliera.
In precedenza, a metà aprile, i controlli con la Repubblica Ceca e la Slovacchia erano stati prorogati fino al 15 ottobre 2025.
Il nostro obiettivo è chiaro: ridurre a zero l’immigrazione clandestina”, ha dichiarato Gerhard Karner, ministro dell’Interno austriaco.
Secondo il ministero, l’efficacia delle misure adottate è particolarmente evidente nella regione del Burgenland. Mentre nell’autunno del 2022 venivano fermate circa 3.600 persone alla settimana, nel mese di aprile 2025 il numero era sceso a sole 19. Anche l’immigrazione clandestina al confine con la Slovenia è attualmente vicina allo zero.
Nelle operazioni ai valichi di frontiera, la guardia di frontiera è supportata dai soldati delle forze armate austriache, che svolgono una missione di assistenza.
L’Austria non è l’unica
Attualmente dieci paesi dell’UE e dello spazio Schengen effettuano controlli temporanei alle frontiere interne. Si tratta di Austria, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Norvegia, Bulgaria e Slovenia.