Già prima dell’entrata in vigore dei dazi Usa, il mercato della logistica e trasporti ha registrato misure preventive da parte di esportatori e importatori. Sul fronte marittimo si è verificato un boom delle prenotazioni nella tratta Cina–USA, con un incremento del 275 % in attesa del possibile inasprimento tariffario. Nel trasporto aereo si sono osservate analoghe fluttuazioni di volumi e tariffe, soprattutto sulle rotte transpacifiche e tra Asia ed Europa.
I dazi come catalizzatori del caos
I dazi del 50 % previsti su merci UE–USA da giugno 2025 hanno scatenato una ondata di destabilizzazione. Gli operatori marittimi hanno reagito riducendo l’offerta con “blank sailings” e modifiche di rotazione, creando un deficit artificiale anziché una correzione naturale del mercato. Nel trasporto aereo la fine della franchigia de minimis negli Stati Uniti dal 2 maggio ha causato un crollo immediato dei volumi dalla Cina. Soltanto un accordo a fine maggio ha favorito una ripresa del 19 % della domanda e una stabilizzazione delle tariffe attorno ai 4 USD/kg.
Mare – stagnazione sotto la superficie
L’indice “Global Headhaul Index” del trasporto marittimo è sceso a maggio a 138,1 punti, 88 in meno rispetto agli inizi dell’anno. Sebbene il ritmo di discesa si sia attenuato (da –25 a circa –1 al mese), il quadro resta teso. Il motivo non è tanto un aumento della domanda, quanto una variazione nella sua composizione, con merci accumulate per scorte strategiche e spostamento di volumi dal trasporto aereo.
Volatilità nel trasporto aereo
Le tariffe medie del trasporto aereo sono diminuite a maggio di 5,9 % sulle rotte “headhaul” e del 4,1 % sui ritorni, pur restando ben al di sopra dei livelli del secondo trimestre 2024. Il mercato è condizionato da profonde incertezze: ritardi nelle consegne degli aerei, riallocazioni di capacità e un recupero irregolare dell’e‑commerce richiedono continui aggiustamenti.
Gli esportatori del Sud‑Est asiatico anticipano le spedizioni prima della scadenza delle tariffe bilaterali del 9 luglio, aumentando i costi e sottraendo spazio ad altri traffici. Le rotte tra Cina ed Europa soffrono di eccesso di offerta, mentre l’export europeo resta debole nonostante l’aumento dei volumi.
Conclusioni
I dazi non aumentano solo i costi, ma creano un ambiente di instabilità logistica in cui le decisioni diventano sempre più tattiche anziché strategiche. Nel trasporto marittimo la stabilità delle tariffe è artificiale, dettata da strategie delle compagnie più che da un equilibrio reale tra domanda e offerta. In quello aereo, le tariffe globali restano volatili e dipendono più da decisioni politiche che da fattori macroeconomici.
La lezione principale è che flessibilità e capacità di passare rapidamente tra modalità di trasporto (aereo-marittimo) sono diventate nuove pietre miliari nella gestione efficace delle catene di approvvigionamento.