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Artur Lysionok

Unione europea finanzia parcheggi per camion. È la fine del parcheggio selvaggio?

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Oltre 91 milioni di euro per parcheggi sicuri per camion e quasi 2,8 miliardi di euro per la modernizzazione dell’intera rete di trasporto – così l’Unione Europea rafforza la sicurezza dei conducenti e delle catene di approvvigionamento. 

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La decisione della Commissione Europea di stanziare quasi 2,8 miliardi di euro tramite il programma Connecting Europe Facility (CEF) per 94 progetti nel settore trasporti interessa vari ambiti, ma desta particolare attenzione il sostegno record alle Safe and Secure Parking Areas (SSPA) – aree di sosta sicure e custodite per il settore trasportistico. Di questo importo, oltre 91 milioni di euro saranno destinati alla costruzione o all’ammodernamento di aree di sosta per camion in dieci Stati membri, tra cui Germania, Francia, Italia e Romania.

Secondo dati ESPORG (European Secure Parking Organisation), ben l’81 % dei fondi dedicati ai parcheggi ha finanziato progetti proposti dai membri di questa organizzazione. Si tratta di oltre 74 milioni di euro dell’intera dotazione in questo settore. Nell’ambito dell’investimento saranno creati o riqualificati oltre 3.400 posti di sosta conformi agli standard di sicurezza UE.

I parcheggi sicuri rappresentano non solo un investimento in infrastrutture stradali, ma anche nel benessere dei conducenti, nella lotta alla criminalità e al furto delle merci, nonché nella riduzione della congestione stradale. Le nuove strutture saranno dotate di sistemi di videosorveglianza, servizi igienici e piattaforme di prenotazione. La loro ubicazione lungo i corridoi TEN‑T dovrebbe alleviare soste illegali e pericolose lungo le strade.

Investimenti nei pilastri del Green Deal

Gli investimenti nel settore stradale rientrano in un piano più ampio di modernizzazione dell’intera rete di trasporto UE. La maggior parte dei fondi – il 77 % del totale del CEF – sarà destinata alle ferrovie, incluso lo sviluppo della Rail Baltica, la modernizzazione delle linee in Polonia, Repubblica Ceca, Grecia e Slovacchia, e l’implementazione del Sistema Europeo di Gestione del Traffico Ferroviario (ERTMS) in 11 Paesi.

Parallelamente, l’UE investe nei porti marittimi e nella navigazione interna – tra cui l’installazione di sistemi di alimentazione elettrica per le navi nei porti di Irlanda, Cipro, Malta, Croazia e Polonia, e l’ammodernamento dei rompighiaccio nel Mar Baltico. Altri progetti comprendono la digitalizzazione del trasporto fluviale in Belgio e la gestione del traffico marittimo in Francia e Spagna.

Parcheggi sicuri e strade moderne, insieme agli interventi ferroviari e portuali, costituiscono gli elementi fondamentali per l’attuazione del Green Deal e la costruzione di infrastrutture resilienti. Come sottolineato da Apostolos Tzitzikostas, commissario per i trasporti sostenibili e il turismo: «Da reti stradali sicure fino a un cielo intelligente sull’Europa – questi investimenti sono un pilastro del Green Deal e della resilienza geopolitica dell’UE.»

Carenza di posti e sfide per i conducenti

I nuovi interventi sui parcheggi sicuri sono cruciali, come evidenziato da un rapporto della Commissione Europea di metà aprile: l’UE oggi manca di circa 390.000 posti certificati per camion, e la lacuna potrebbe arrivare a 483.000 entro il 2040. Sebbene alcuni parcheggi offrano già protezioni di base, molti non rispettano ancora gli standard UE né dispongono di certificazione. In pratica, ciò significa mancanza di garanzie di sicurezza per conducenti e merci.

Un ulteriore problema è l’accesso limitato a soluzioni ricettive economiche vicino ai parcheggi. Molti autisti non riescono a usufruire degli hotel, anche se posti a pochi chilometri di distanza. I costi elevati, la mancanza di trasporti e gli orari poco flessibili costringono spesso i camionisti a riposare nei loro veicoli.

Il rapporto della CE segnala la possibilità di modifiche al Mobility Package, consentendo il riposo settimanale nella cabina, ma solo nei parcheggi con standard elevati di sicurezza e comfort. Una proposta che ha suscitato forti polemiche tra i sindacati, preoccupati per un peggioramento delle condizioni di lavoro e riposo dei conducenti.

Connecting Europe Facility 2021–2027 – budget trasporti

Lo strumento Connecting Europe (programma CEF) dispone di un budget totale di 33,7 miliardi di euro, di cui 25,8 miliardi destinati al settore trasporti, accessibili a tutti gli Stati membri UE e a Ucraina e Moldavia come Paesi associati.

Dal lancio nel 2014, il meccanismo ha sostenuto un totale di 1.861 progetti nel settore trasporti, con un investimento complessivo di 47,34 miliardi di euro.

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