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Il tempo stringe per i trasportatori. Tra un mese scade il termine per l’aggiornamento dei tachigrafi

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Tra un mese scade il termine cruciale per le aziende di trasporto internazionale su strada. Da quel giorno, in tutti i veicoli impiegati in trasporti internazionali, i tachigrafi analogici, digitali di prima generazione o smart di prima generazione (G2V1) dovranno essere sostituiti con dispositivi smart di seconda generazione (G2V2). Gli operatori che rimandano la modernizzazione non rischiano solo multe, ma anche gravi difficoltà operative.

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Secondo il regolamento UE 2020/1054, dal 19 agosto 2025 tutti i veicoli pesanti sopra 3,5 tonnellate immessi in circolazione dopo il 15 giugno 2019 e impegnati in trasporti internazionali devono essere dotati di tachigrafo smart di seconda generazione versione 2 (G2V2). Ciò deriva dal Pacchetto Mobilità dell’UE, volto a migliorare le condizioni dei conducenti e armonizzare i mercati. L’obbligo non si applica ai veicoli impiegati esclusivamente nel trasporto nazionale.

Non procrastinare l’officina!

Le organizzazioni e le autorità di settore invitano le imprese di trasporto a pianificare urgentemente la modernizzazione, meglio in occasione delle prossime revisioni. 

Avvicinandosi alla scadenza, aumentano i rischi di carenza di slot disponibili negli officine autorizzate e di ritardi dovuti alla disponibilità limitata dei dispositivi.

Multe fino a 30.000 €

  • Francia: multa fino a 30.000 €, con fermo del veicolo fino alla regolarizzazione; il conducente rischia anche fino a un anno di reclusione.
  • Spagna: multa di 2.001 €, con fermo del veicolo fino alla sostituzione.
  • Portogallo: multa fino a 6.000 €.
  • Germania: multa fino a 1.500 €.
  • Italia: multa da 866 a 3.464 €, sospensione della patente fino a 3 mesi per il conducente; multa da 831 a 3.328 € per il proprietario del veicolo.
  • Lituania: conducente: 350–600 €; impresa o persona giuridica: 900–1.700 €. Il veicolo non può proseguire fino alla sostituzione e alla verifica tecnica.
  • Regno Unito: multa di 300 £.
  • Irlanda: multa fino a 5.000 €, carcere fino a 6 mesi; l’autorità RSA può ordinare lo spostamento del veicolo in officina per verificare la conformità del tachigrafo.
  • Polonia: multa amministrativa fino a 12.000 zł (10.000 zł per l’azienda + 2.000 zł per il responsabile del trasporto); libretto trattenuto fino a 7 giorni; il veicolo non può riprendere marcia se non in regola. Il GITD ricorda che il mancato adeguamento può influire sulla buona reputazione del vettore.

Nuovo tachigrafo – obbligatorio, ma non privo di problemi

Nonostante l’obbligatorietà, questi dispositivi non sono esenti da criticità. Vettori e specialisti segnalano errori frequenti quali: registrazione errata delle attività del conducente, estrazione involontaria della smart card, o false segnalazioni di attraversamento dei confini per problemi di segnale GNSS.

Parte dei problemi può essere ridotta aggiornando il software, installando correttamente l’apparecchio e utilizzando antenne esterne. I produttori annunciano ulteriori miglioramenti, incluso l’impiego della tecnologia OSNMA per potenziare l’accuratezza della localizzazione.

Carte conducente da sostituire?

Le vecchie smart card G1 e G2V1 potrebbero non essere pienamente compatibili con i nuovi tachigrafi, specialmente nella registrazione automatica degli attraversamenti di confine. Questo rischio può comportare sanzioni ingiustificate in caso di controlli su strada. In tali circostanze, si raccomanda di inviare tempestivamente le rilevazioni del tachigrafo o di aggiornarle manualmente.

Fase successiva – tachigrafi anche sui veicoli commerciali leggeri

L’ultima fase della riforma riguarda l’obbligo di installare i tachigrafi anche su furgoni tra 2,5 e 3,5 tonnellate impegnati in trasporti internazionali. Tale obbligo entrerà in vigore il 1° luglio 2026 e si applicherà sia ai veicoli nuovi sia a quelli già usati. Da allora, le aziende di autotrasporto dovranno monitorare i tempi di guida e riposo anche per questi mezzi, rispettando le nuove regole.

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