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L’Italia affronta un procedimento dinanzi alla corte di giustizia Europea

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La Commissione Europea ha deciso all'inizio di ottobre di portare l'Italia davanti alla Corte di Giustizia Europea (CGE) per violazioni della Direttiva UE sui Costi Stradali. Il motivo: Secondo i regolamenti UE, le tariffe del pedaggio per i trasporti pesanti devono basarsi sulle emissioni di CO₂ dei camion – una regola che l'Italia non ha implementato o lo ha fatto inadeguatamente.

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Secondo il Tiroler Tageszeitung, la scadenza per l’implementazione è già scaduta a marzo 2024. L’obiettivo della direttiva è favorire camion più puliti attraverso tariffe di pedaggio più basse e imporre costi più elevati al traffico ad alta emissione.

Pressione dal Tirolo: “Siamo già al tetto del pedaggio”

L’implementazione inadeguata sta causando frustrazione lungo il Corridoio del Brennero. Mentre l’Italia opera con tariffe di pedaggio relativamente basse, il Tirolo ha da tempo esaurito le tasse consentite.

“Sul lato tirolese, abbiamo già raggiunto il tetto massimo del pedaggio,” ha detto il consigliere regionale per i trasporti del Tirolo, René Zumtobel (SPÖ), al giornale.

Un pedaggio a gradini di CO2 sul lato italiano potrebbe spostare il trasporto merci maggiormente sulla ferrovia e alleggerire il corridoio di transito.

Il sud Tirolo chiede una classificazione ambientale sulla A22

Anche in Alto Adige aumenta la pressione su Roma. Il governatore Arno Kompatscher (SVP) ha sostenuto nella capitale italiana l’attuazione obbligatoria della classificazione ambientale dei pedaggi nella prossima concessione per l’Autostrada del Brennero A22.

“Il Sud Tirolo ha già considerato l’aspetto delle emissioni nel suo ambito di responsabilità,” ha sottolineato Kompatscher.

Secondo l’esperto di diritto europeo Walter Obwexer, l’Italia non deve necessariamente aumentare le tariffe pedaggio complessivamente, ma potrebbe graduare le tariffe secondo le classi di emissioni all’interno dei ricavi esistenti – ad esempio, rendendo più economici i camion a basse emissioni e più costosi i veicoli ad alte emissioni.

Sfondo: l’UE vuole pedaggi collegati alle emissioni di CO2

La nuova Direttiva UE sui Costi Stradali mira a incorporare maggiormente i costi ambientali nelle tariffe di utilizzo della strada. Gli stati membri sono obbligati a includere le emissioni di CO₂ nei calcoli dei pedaggi per avvicinarsi agli obiettivi climatici del Green Deal europeo.

Poiché l’Italia non ha ancora attuato la direttiva, la Commissione UE sta ora agendo davanti alla CGE. Se il paese sarà condannato, rischia una procedura di infrazione e multe.

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