Le nuove disposizioni mirano a garantire che i conducenti paghino esclusivamente per la qualità effettiva del servizio autostradale e che le informazioni relative a interruzioni, ritardi e rimborsi siano uniformi su tutto il territorio nazionale. L’ART ha confermato a trans.info che le regole si applicheranno indistintamente a tutti gli utenti della rete autostradale.
“Il provvedimento regolamentare si applica a tutte le persone che viaggiano sulla rete autostradale italiana e a tutti i veicoli che vi circolano”, chiarisce l’Autorità di Regolazione dei Trasporti.
Nuove regole dal 2026: i pedaggi legati alla qualità reale del viaggio
La delibera ART n. 211/2025 introduce un sistema di rimborso uniforme che entrerà in vigore secondo il seguente calendario:
- entro il 1° giugno 2026 sulle tratte gestite da un unico concessionario,
- entro il 1° dicembre 2026 sulle sezioni autostradali con più operatori.
L’Autorità monitorerà il funzionamento del sistema fino alla fine del 2027, con una prima valutazione dell’impatto prevista entro il 31 luglio 2027.
L’obiettivo principale della riforma è aumentare la trasparenza, migliorare l’informazione agli utenti e rendere i pedaggi proporzionati alla reale qualità del servizio offerto. L’ART sottolinea inoltre che alcune interruzioni restano necessarie per motivi di sicurezza, ammodernamento e manutenzione delle infrastrutture.
Quando spetta il rimborso? Regole differenziate in base alla distanza
Il meccanismo di rimborso sarà automatico e standardizzato. Il diritto al rimborso scatterà quando il conducente subirà un ritardo causato da un cantiere permanente.
I criteri sono i seguenti:
- percorso inferiore a 30 km – rimborso sempre dovuto,
- percorso tra 30 e 50 km – ritardo minimo di 10 minuti,
- percorso superiore a 50 km – ritardo superiore a 15 minuti.
Non verranno rimborsati importi inferiori a 10 centesimi, e il rimborso sarà erogato solo se l’importo complessivo supera 1 euro. Nessun rimborso sarà calcolato nei casi in cui la tratta interessata preveda già pedaggi ridotti, né in presenza di interventi di emergenza improvvisi, come incidenti, condizioni meteorologiche avverse o frane.
Il sistema non coprirà, almeno inizialmente, i cantieri mobili, sebbene i concessionari restino obbligati a informare gli utenti anche in questi casi.
Rimborsi anche per blocchi del traffico: fino al 100% del pedaggio
In caso di blocchi del traffico non legati a lavori stradali, il rimborso sarà calcolato in base alla durata dell’interruzione:
- 50% del pedaggio per blocchi tra 60 e 119 minuti,
- 75% per blocchi tra 120 e 179 minuti,
- 100% per blocchi superiori a 180 minuti.
Applicazione nazionale unica e calcolo automatico dei rimborsi
Uno degli elementi centrali della riforma sarà l’introduzione di un’applicazione nazionale unica, comune a tutti i concessionari autostradali. La piattaforma servirà a:
- visualizzare le condizioni di traffico in tempo reale,
- informare sugli interventi programmati,
- calcolare automaticamente gli eventuali rimborsi spettanti.
Per gli utenti, privati o aziende, che non utilizzano strumenti digitali, resteranno disponibili i numeri di assistenza e i siti web dei singoli gestori.
Per il trasporto internazionale si tratta di un cambiamento significativo: i vettori non dovranno presentare alcuna richiesta, poiché sarà il sistema stesso a stabilire automaticamente se il rimborso è dovuto.









