“Promuovere la mobilità a emissioni zero è un pilastro della nostra strategia. Con questa gara facciamo un passo cruciale come partner di mobilità sostenibile e contribuiamo in modo concreto alla ripresa economica”, hanno dichiarato Hartwig Hufnagl e Herbert Kasser, membri del consiglio di Asfinag, in una nota dell’8 settembre 2025.
Le nuove strutture dovranno entrare in funzione entro il 2027.
Ricarica ad alta potenza per camion
Secondo i documenti di gara, ogni area di sosta dovrà offrire almeno otto punti di ricarica rapida per auto, compatibili anche con veicoli con rimorchi. Per il trasporto pesante sono previsti caricatori ad alta potenza, inclusi sistemi di ricarica a megawatt (MCS), oltre a colonnine per la ricarica notturna dei camion elettrici.
Gli standard richiesti includono tettoie con impianti fotovoltaici, accessibilità, illuminazione adeguata e pagamenti digitali tramite carte di credito o debito.
Obiettivo: una stazione ogni 25 km
Asfinag punta a dotare tutte le 60 aree di sosta della propria rete di colonnine entro il 2030, con un investimento diretto di oltre 200 milioni di euro. È previsto che i concessionari investano una somma simile.
Gli obiettivi: circa 1.500 punti di ricarica per auto entro il 2030 e circa 1.300 per camion entro il 2035. In prospettiva, una stazione di ricarica ogni 25 chilometri lungo le autostrade austriache.
Attualmente sono disponibili oltre 300 punti di ricarica in 44 stazioni di servizio e in due aree di sosta (Roggendorf sull’A1 e Hausruck sull’A8), con una distanza media di circa 60 chilometri.
Un investimento chiave per il trasporto europeo
L’espansione non ha solo rilevanza nazionale: per la sua posizione geografica, l’Austria rappresenta un corridoio cruciale del traffico merci europeo nord-sud ed est-ovest. Per i trasportatori e le aziende logistiche internazionali, ciò significa maggiore prevedibilità e sicurezza operativa.
Il ministro della Mobilità Peter Hanke ha sottolineato all’ORF:
“L’obiettivo è garantire una copertura continua e senza interruzioni su autostrade e superstrade”.