CEVA Logistics ha annunciato l’intenzione di creare una rete per il trattamento delle batterie dei veicoli elettrici a fine vita in tutta Europa, affermando di voler gestire l’80% dei volumi del continente entro il 2030.
Il fornitore logistico ha dichiarato che costruirà 15 centri in 10 paesi europei entro il 2027, poiché la prima generazione di batterie EV si avvicina all’età del pensionamento.
CEVA stima che circa otto milioni di batterie agli ioni di litio raggiungeranno la fine della loro vita in Europa nei prossimi cinque anni, creando sfide sia ambientali che normative.
L’azienda ha dichiarato che le operazioni inizieranno in Francia, Regno Unito e Spagna entro la fine di quest’anno, espandendosi a Germania, Italia, Polonia, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi e Repubblica Ceca tra il 2026 e il 2027.
Ogni struttura sarà situata all’interno delle piattaforme logistiche per veicoli di CEVA esistenti, ha dichiarato l’azienda. I servizi includeranno la raccolta, la diagnosi, lo smontaggio e la riqualificazione delle batterie, con stoccaggio a temperatura controllata e sistemi di monitoraggio 24 ore su 24.
CEVA ha affermato che l’iniziativa si basa su un programma di prova iniziato nel 2022 presso la sua struttura a Ghislenghien, Belgio.
L’azienda ha dichiarato che raccoglierà batterie dai concessionari e dai centri di veicoli a fine vita prima di determinare se devono essere smontate o riqualificate. I moduli delle batterie e i materiali di scarto saranno poi consegnati ai centri di riciclaggio o alle strutture per applicazioni di seconda vita.
Ogni batteria sarà tracciata durante tutto il processo, ha detto CEVA, fornendo trasparenza sullo stato e la posizione.
“L’industria automobilistica sta subendo cambiamenti importanti con l’ascesa dei veicoli elettrici,” ha detto Mathieu Friedberg, amministratore delegato di CEVA. “Data la sfida del riciclo e del riutilizzo delle batterie, ci è sembrato essenziale, basandoci sulla nostra competenza logistica, proporre soluzioni solide e virtuose per supportare il settore automobilistico nel rafforzamento dell’economia circolare.”