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Sciopero in Francia: blocchi stradali e caos nei trasporti

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La Francia vive oggi una giornata di forti disagi a causa dello sciopero nazionale indetto dai sindacati contro le riforme di bilancio del governo. Con il settore dei trasporti in prima linea, le proteste si traducono in blocchi stradali, azioni di rallentamento del traffico e manifestazioni diffuse in tutto il Paese.

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Le autorità hanno mobilitato circa 80.000 agenti di polizia e gendarmi, supportati da droni, elicotteri e idranti, per contenere i cortei e prevenire blocchi totali della circolazione. Per i trasportatori ciò significa ritardi, deviazioni obbligate e un aumento dei costi operativi.

Blocchi stradali e città paralizzate

Secondo le prefetture locali, le azioni hanno colpito questa mattina diversi snodi chiave:

  • Tolone (Var) – Blocchi agli ingressi delle autostrade A57 e A50, con decine di veicoli che rallentano il traffico in entrambe le direzioni.
  • Lione (Rodano) – Manifestanti sul raccordo anulare D183 a Villeurbanne; in azione droni, un elicottero e persino un aereo per monitorare la situazione.
  • Brest e Concarneau (Finistère) – Raduni e presidi hanno ostacolato l’accesso a strade locali e centri logistici.
  • Parigi – Disagi intorno al Boulevard Périphérique e ai principali hub logistici; alcuni blocchi nei depositi autobus sono già stati rimossi dalla polizia.

Le azioni si inseriscono nell’appello del movimento “Bloquons tout” (“Blocchiamo tutto”), che punta a una mobilitazione di massa dopo la protesta del 10 settembre, quando il traffico parigino è rimasto paralizzato per ore.

Trasporti ferroviari e aerei in tilt

Lo sciopero non riguarda solo la rete stradale:

  • Metro di Parigi – Solo le linee automatiche 1, 4 e 14 funzionano regolarmente; dieci stazioni restano chiuse per tutta la giornata.
  • RER – Servizio ridotto sulle linee A e B (verso l’aeroporto Charles de Gaulle), con pesanti disagi sulle altre tratte.
  • SNCF – Nove TGV su dieci in circolazione, ma solo metà degli Intercités e tre treni regionali TER su cinque.
  • Aeroporti – Attesi ritardi e cancellazioni a Orly e Charles de Gaulle, con conseguenze anche sul traffico cargo.

Le ragioni della protesta

Lo sciopero unisce per la prima volta dal 2023 le tre principali confederazioni sindacali dei trasportiCFDT-FGTE, CGT Transports e FO-UNCP. I sindacati definiscono il bilancio del governo “di una brutalità senza precedenti”, denunciando:

  • l’abolizione di alcune festività,
  • la riduzione dei benefici sociali,
  • la riforma dell’indennità di disoccupazione.

Vengono inoltre rivendicati salari più alti e migliori condizioni di lavoro per gli autisti, giudicate oggi insufficienti a garantire una vita dignitosa.

Cosa devono aspettarsi i trasportatori

Per le aziende di trasporto i rischi principali sono:

  • code e deviazioni lungo i principali corridoi (A1, A6/A7, A10, A31, A45),
  • accesso limitato ai centri logistici di Parigi, Lione, Marsiglia e Tolone,
  • controlli di polizia più frequenti ai caselli e nei terminal,
  • ricadute dovute ai disagi ferroviari e aerei.

Le autorità francesi consigliano agli operatori di monitorare costantemente le comunicazioni ufficiali, predisporre percorsi alternativi e prevedere ritardi nelle consegne.

Con manifestazioni attese in oltre 250 città e una partecipazione stimata di oltre 800.000 persone, quella del 18 settembre potrebbe trasformarsi in una delle più grandi mobilitazioni degli ultimi anni in Francia.

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