Secondo la proposta, redatta dal Ministero della Salute e approvata dal Consiglio dei Ministri, sarà vietato fumare a bordo di tutti i veicoli aziendali, inclusi i mezzi pesanti. L’obiettivo è tutelare la salute pubblica, contrastare il fumo passivo e aggiornare le regole in risposta alla diffusione dei nuovi prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche.
La bozza prevede inoltre l’introduzione di nuove sanzioni, un elenco aggiornato delle infrazioni e un periodo transitorio di 12 mesi per consentire a produttori e utenti di adeguarsi.
Un divieto anche per chi viaggia da solo
Ciò che più preoccupa gli autotrasportatori è il fatto che il divieto si applichi anche a chi guida da solo, situazione comune per la stragrande maggioranza degli autisti professionisti. In questi casi, sostengono le associazioni, non si comprende chi dovrebbe essere tutelato dal fumo passivo.
“È una misura illogica se applicata a conducenti che trascorrono lunghe ore soli in cabina,” afferma Fenadismer, una delle principali federazioni del trasporto in Spagna.
Fumo, stress e sicurezza alla guida
Molti conducenti utilizzano la sigaretta come valvola di sfogo per gestire lo stress, la monotonia e la stanchezza legati alla guida su lunghe distanze. Imporre un divieto assoluto, secondo Fenadismer, potrebbe avere effetti controproducenti.
“Proibire a chi fuma di farlo durante la guida potrebbe aumentare ansia e tensione, riducendo la concentrazione e aumentando il rischio di incidenti,” avverte la federazione.
Una norma sproporzionata?
Altro punto critico è l’applicazione selettiva del divieto: riguarda solo i veicoli aziendali, mentre i conducenti privati potranno continuare a fumare nelle loro auto, anche in presenza di passeggeri. Una disparità che le associazioni giudicano discriminatoria.
“Non siamo contrari alle misure di salute pubblica,” conclude Fenadismer, “ma chiediamo che siano proporzionate, sensate e rispettose delle specificità delle diverse categorie professionali.”
Nel frattempo, la legge prosegue il suo iter parlamentare. Se approvata, obbligherà il settore dei trasporti ad affrontare un ulteriore cambiamento operativo, in un momento già complesso per la professione.