In una lettera congiunta alle principali organizzazioni della catena di approvvigionamento marittima e logistica italiana, tra cui Assarmatori, Assiterminal, Assologistica, Confitarma, Federagenti, Federlogistica e Fedespedi, sei associazioni di trasporto liguri (ALIAI, ASSOTIR, CNA Fita, Confartigianato Trasporti, Lega Cooperative e Trasportounito) hanno sottolineato che la Legge 105/2025 “è chiara e non lascia spazio ad interpretazioni”.
La Legge 105/2025 ha introdotto una compensazione obbligatoria per i tempi di attesa eccessivi durante le operazioni di carico e scarico. Stabilisce un periodo di grazia di 90 minuti per ciascuna operazione; una volta superato tale limite, gli autotrasportatori hanno diritto a 100€ per ogni ora aggiuntiva o frazione di essa.
La legge prevede anche che sia il mittente che la parte responsabile del carico siano responsabili congiuntamente del pagamento, estende la responsabilità ai casi in cui l’attesa è causata dall’inattività di altri attori della catena di approvvigionamento e consente ai vettori di dimostrare i tempi di arrivo attraverso dati GPS o tachigrafi intelligenti. Ulteriormente rafforza le sanzioni per i ritardi nei pagamenti nel settore e prepara il terreno per schemi di finanziamento per il rinnovo della flotta.
“Queste disposizioni sono una salvaguardia fondamentale per proteggere l’integrità professionale e la sicurezza degli autisti di camion e la sostenibilità economica delle imprese del settore,” hanno scritto le organizzazioni. Hanno anche avvertito che “le pratiche elusive o i tentativi di ritardare l’effettiva attuazione della norma non saranno accettati.”
Federlogistica esorta alla conformità
Federlogistica-Conftrasporto, che rappresenta le principali aziende logistiche e terminali portuali d’Italia, ha risposto positivamente all’appello ligure. Il suo presidente nazionale Davide Falteri ha affermato in commenti riportati dalla stampa italiana che i cambiamenti introdotti dalla Legge 105/2025 “rappresentano protezioni essenziali per la regolarità, la sicurezza professionale e la sostenibilità economica delle aziende di autotrasporto”.
“Troppo spesso,” ha aggiunto, “gli autotrasportatori sono stati costretti ad accettare condizioni operative estreme e tempi di attesa incompatibili con un sistema efficiente e competitivo.”
Falteri ha invitato gli operatori logistici ad “accettare e applicare pienamente la norma” che regola i tempi di attesa dei camion, e a rivedere i contratti e le procedure “per evitare di incorrere in costi aggiuntivi che sono diventati particolarmente onerosi e non erano inclusi nei piani finanziari.”
Le associazioni nazionali riecheggiano l’appello
L’iniziativa ligure segue un appello nazionale emesso da UNATRAS, la coordinazione ombrello delle federazioni italiane di autotrasporto. In una lettera datata 7 ottobre 2025, UNATRAS ha scritto al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, avvertendo di “differenti interpretazioni da altre parti della catena di approvvigionamento” che stanno “creando confusione e mettendo in difficoltà la parte contraente più debole – il vettore”.
UNATRAS ha chiesto al ministero di riaffermare “la natura non derogabile” e “la piena efficacia” delle nuove norme, sottolineando che non richiedono ulteriori misure attuative.
L’organizzazione ha anche ricordato al governo del fondo di 590 milioni di euro ancora pendente per il rinnovo della flotta promesso nel Decreto Infrastrutture.
Portogallo e Spagna già applicano le regole sui tempi di attesa
La regolamentazione proposta in Italia rispecchia le misure già implementate in Portogallo e Spagna negli ultimi anni. Il Decreto 57/2021 del Portogallo, entrato in vigore a settembre 2021, proibisce agli autisti di veicoli pesanti di eseguire attività di carico e scarico, impone un tempo massimo di attesa di due ore, e consente agli autotrasportatori di richiedere un risarcimento per i ritardi.
Il livello di compensazione in Portogallo è determinato in base al peso del veicolo e al tipo di trasporto, variando da 12€ a 40€ l’ora. Per ritardi superiori a 10 ore, viene aggiunto un ulteriore 25% per ogni ora successiva.
Il decreto richiede inoltre che le aree di attesa siano dotate di servizi igienici e sale d’attesa.
In Spagna, una regolamentazione simile è entrata in vigore a settembre 2022. La legislazione spagnola vieta ai conducenti di veicoli oltre le 7,5 tonnellate di eseguire operazioni di carico e scarico e introduce la compensazione obbligatoria per ritardi superiori a un’ora nei centri di distribuzione.
Prima di questo cambiamento, la soglia era di due ore. La regolamentazione include anche disposizioni per rivedere i prezzi dei contratti di trasporto in linea con le fluttuazioni dei costi del carburante e impone il rispetto del Pacchetto Mobilità UE, comprese le norme sui tempi di guida e di riposo.