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Il Belgio paralizzato dallo sciopero

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Il Belgio è entrato martedì nel secondo giorno di uno sciopero nazionale di tre giorni che sta provocando gravi disagi in tutto il Paese, con interruzioni diffuse nei trasporti, nei porti e nei servizi pubblici. Le tre principali confederazioni sindacali – FGTB, CSC/ACV e CGSLB/ACLVB – hanno convocato la mobilitazione contro il nuovo pacchetto di austerità del governo federale, il cosiddetto governo “Arizona”.

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Secondo i sindacati, le misure annunciate metterebbero a rischio la tenuta delle pensioni, irrigidirebbero le norme sulla disoccupazione e indebolirebbero ulteriormente servizi pubblici già sotto forte pressione.

La partecipazione è ampia e coinvolge trasporti pubblici, amministrazioni locali, lavoratori dei servizi pubblici, personale scolastico e dei servizi per l’infanzia. Anche diversi ospedali partecipano alla mobilitazione, fra cui l’Ospedale Saint-Pierre di Bruxelles, dove è in corso uno sciopero di 36 ore. Pesanti interruzioni interessano inoltre la raccolta rifiuti e i servizi postali, soprattutto in Vallonia. Blocchi e picchetti stanno rallentando anche attività logistiche private e vie navigabili interne.

Porti: decine di navi ferme tra Anversa, Gand e Zeebrugge

Nei porti fiamminghi l’impatto è particolarmente evidente: martedì mattina 63 navi risultavano in attesa di entrare o lasciare gli scali di Anversa, Gand e Zeebrugge. Le restrizioni al pilotaggio e al traffico marittimo imposte dallo sciopero costringono a riprogrammare le operazioni, con ritardi previsti almeno fino a mercoledì.

Ferrovie: servizio dimezzato e tratte internazionali ridotte

La SNCB/NMBS continua a operare con un servizio limitato: circa un treno Intercity su due e un treno locale o suburbano su tre. Le frequenze nelle ore di punta restano ridotte.

Il traffico internazionale ad alta velocità è parzialmente garantito, ma diverse corse Eurostar e TGV viaggiano con frequenza ridotta o su itinerari alternativi.

Logistica e distribuzione al dettaglio: centri bloccati e ritardi nelle consegne

A Villers-le-Bouillet, un blocco di manifestanti ha paralizzato il centro logistico Intermarché dalla notte di lunedì, interrompendo le consegne in uscita. Circa 80 dei 155 punti vendita in Belgio non stanno ricevendo rifornimenti.

I servizi postali funzionano quasi normalmente a Bruxelles, ma in Vallonia oltre un terzo dei lavoratori è in sciopero, causando ritardi significativi.

Vie d’acqua interne: chiuse e ponti bloccati

In Vallonia, picchetti ai punti strategici della rete fluviale – tra cui Lanaye, Monsin, Anseremme, Ivoz-Ramet, Ampsin-Neuville e Strépy-Thieu – hanno bloccato le principali vie navigabili. Le autorità stimano che fino a 100 chiatte non siano attualmente in grado di muoversi.

Trasporto aereo: mercoledì lo stop più pesante

Le interruzioni più gravi sono attese mercoledì.
L’Aeroporto di Bruxelles ha già annunciato la cancellazione totale di tutte le partenze e di oltre metà degli arrivi, a causa della forte adesione del personale di sicurezza e di assistenza a terra. Anche l’aeroporto di Charleroi ha confermato che nessun volo sarà operativo nella giornata di mercoledì.

Cosa accadrà mercoledì

Il terzo giorno di mobilitazione sarà il più critico: è previsto uno sciopero generale interprofessionale che coinvolgerà in modo massiccio sia il settore pubblico sia quello privato.

Sono attesi blocchi più estesi nelle zone industriali, nei poli logistici e sulle principali infrastrutture di trasporto.
Gli operatori sono stati avvertiti di prepararsi a capacità minima o nulla in porti, trasporti pubblici, ferrovie e vie d’acqua interne. Probabili ulteriori interruzioni anche nelle attività aeroportuali.

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