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I 3 pilastri che determineranno la sopravvivenza dei vettori nel 2026

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Dopo mesi di domanda debole e investimenti rinviati, il mercato dei rimorchi nell’Europa occidentale mostra finalmente segnali di ripresa. L’ultima analisi di CLEAR International indica che il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta, con una crescita attesa nella seconda metà dell’anno. Tuttavia, la ripresa non sarà uniforme e si inserisce in un contesto geopolitico che sta ridisegnando profondamente i flussi commerciali.

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Secondo CLEAR International, il mercato dei rimorchi pesanti dell’Europa occidentale si sta stabilizzando dopo un lungo periodo di domanda fiacca. Il miglioramento previsto da metà anno è significativo, ma non basterà a compensare il calo registrato nei primi mesi, che manterrà il totale annuo leggermente al di sotto del 2024.

Alla base della recente debolezza c’è soprattutto l’incertezza legata alle misure commerciali globali, che hanno frenato la fiducia delle aziende di autotrasporto e posticipato decisioni di acquisto. Gli analisti osservano tuttavia che la produzione europea è rimasta relativamente protetta dagli effetti delle politiche tariffarie degli Stati Uniti.

Germania e Francia pesano sulla media, mentre altri mercati rimbalzano

Due dei mercati chiave, Germania e Francia, hanno registrato un andamento nettamente inferiore alla media regionale. In Germania, la contrazione economica ha colpito direttamente gli investimenti nelle flotte, mentre in Francia un lungo periodo di instabilità politica interna ha rallentato il rinnovo dei rimorchi. In entrambi i casi, la minore propensione all’investimento si è tradotta in volumi di immatricolazioni sensibilmente più bassi.

Al contrario, diversi paesi mostrano una dinamica molto più favorevole. Secondo CLEAR, nel 2025 dovrebbero chiudere l’anno in aumento le registrazioni in Finlandia, Danimarca, Norvegia, Italia, Paesi Bassi e Spagna. In molti di questi mercati, la domanda “repressa” degli ultimi anni sta finalmente tornando a manifestarsi, alimentata dal rinvio dei cicli di sostituzione.

L’impatto delle sanzioni UE: l’Europa fuori dalla Russia, la Cina entra

Una delle trasformazioni più significative riguarda la Russia. Le sanzioni europee hanno di fatto escluso l’industria del rimorchio e del camion dell’Europa occidentale da un mercato un tempo centrale per le esportazioni del settore.

Secondo CLEAR International, il vuoto lasciato dai produttori europei è stato rapidamente colmato dai costruttori cinesi, che oggi dominano le vendite di camion e dispongono anche della capacità necessaria per fornire i rimorchi in precedenza esportati dall’Europa. Per molti produttori dell’UE, si tratta quindi della perdita di uno sbocco tradizionalmente importante.

Segnali di miglioramento nei volumi di trasporto

Nonostante le tensioni geopolitiche e le incertezze macroeconomiche, il trasporto merci su strada in Europa occidentale mostra segnali di rafforzamento. CLEAR rileva che i volumi stanno gradualmente risalendo, sostenendo il ritorno della domanda di rimorchi.

L’aumento dell’attività di trasporto sta spingendo molte aziende a rivalutare le esigenze di flotta. Una domanda più solida sta già iniziando a tradursi in nuovi ordini, soprattutto nei mercati che avevano accumulato ritardi negli investimenti.

Prospettive: ripresa moderata e sostenuta da condizioni finanziarie più favorevoli

CLEAR International prevede per i prossimi anni una crescita economica moderata ma positiva nell’Europa occidentale. L’allentamento delle condizioni finanziarie dovrebbe incoraggiare gli investimenti, mentre la domanda accumulata fornirà ulteriore sostegno alla ripresa.

In sintesi, il mercato dei rimorchi sta entrando in una fase più favorevole, anche se con dinamiche molto diverse tra i singoli paesi. La Cina intanto rafforza la sua posizione in Russia, modificando in modo strutturale l’equilibrio competitivo del settore europeo.

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