PUBBLICITÀ
trans

Guardia Civil Soria/x.com

Si sono scambiati le carte mentre guidavano. Rischiano il carcere

Puoi leggere questo articolo in 3 minuti

La Guardia Civile spagnola non ha pietà per i conducenti che infrangono la legge. L'ultimo caso nella provincia di Soria dimostra che i tentativi di aggirare le normative sull'orario di lavoro possono concludersi non solo con multe salate ma anche con accuse penali e la prospettiva di finire in carcere.

Il testo che stai leggendo è stato tradotto utilizzando uno strumento automatico, che potrebbe portare a delle imprecisioni. Grazie per la comprensione.

L’incidente si è verificato il 5 settembre sulla strada N-122, nel comune di Villar del Campo (Soria). Una pattuglia della Guardia Civile ha notato che il conducente e il passeggero di un camion con targa estera si scambiavano i posti durante la guida e nel tachigrafo era inserita una carta appartenente alla persona che non era alla guida in quel momento. L’intento di questa manipolazione era evitare le pause obbligatorie e prolungare il tempo di guida del camion. 

Accuse Penali e Minaccia di Carcere

Entrambi i camionisti sono stati trattenuti con l’accusa di falsificazione di documenti attraverso la cosiddetta simulazione (ossia, creare l’impressione che il documento rappresenti qualcosa di conforme alla realtà quando invece non lo è). Inoltre, la Guardia Civile ha classificato le loro azioni come guida in modo da mettere in pericolo la sicurezza e violazione delle norme stradali.

L’indagine è attualmente gestita dal Gruppo Investigativo Analistico del Traffico (GIAT) di Soria e il caso è stato inoltrato al tribunale locale. Secondo la legge spagnola, tali reati possono portare a pene che vanno da 6 mesi a 3 anni di reclusione e una multa.

Da Infrazione a Reato – Un Cambiamento nell’Approccio Legale

Fino a pochi anni fa, la manipolazione del tachigrafo in Spagna veniva trattata solo come un’infrazione amministrativa. I conducenti rischiavano una multa di 500 euro e 6 punti di penalità, mentre i datori di lavoro affrontavano una multa di 4.001 euro.

Ciò è cambiato dopo una sentenza della Corte Suprema spagnola del 22 gennaio 2020, che ha dichiarato inequivocabilmente che la manomissione dei registri del tachigrafo costituisce falsificazione di documenti ufficiali. In base a ciò, il procuratore stradale ha emesso una raccomandazione affinché tutti i casi di manipolazione siano trattati come reati. I conducenti che si impegnano in tali azioni rischiano fino a 3 anni di carcere in Spagna, o anche di più se la manipolazione è ripetuta.

Inoltre, durante l’indagine, non solo i conducenti riconosciuti colpevoli di manipolazione potrebbero essere puniti, ma anche i loro datori di lavoro. 

Secondo le istruzioni, gli ufficiali possono interpellare i datori di lavoro per determinare se “hanno collaborato nella manipolazione” per eludere le multe per eccesso di velocità o per accelerare il percorso. Se così fosse, anche il datore di lavoro potrebbe essere ritenuto responsabile per violazione dei diritti dei lavoratori. 

Tags: