Iveco, controllata dal gruppo Exor, ha ufficializzato questa settimana l’esistenza di trattative separate e a uno stadio avanzato per la cessione della società madre e della divisione Defence Vehicles. Il comunicato è stato stringato, privo di nomi e dettagli concreti. Finora, le indiscrezioni di stampa sono rimaste tali, ma la conferma aziendale conferisce nuova credibilità a queste ipotesi.
Secondo Bloomberg e altre fonti, Leonardo – gruppo italiano attivo nel settore della difesa – sarebbe in trattativa per acquisire la divisione militare, mentre Tata Motors, colosso indiano dell’automotive, sarebbe interessata al ramo dei veicoli commerciali (camion, autobus e motori).
Operazioni vicine alla chiusura?
Stando a indiscrezioni non confermate, l’annuncio dell’accordo potrebbe arrivare già oggi, in concomitanza con la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2025. Il mercato ha reagito con prontezza: il titolo Iveco ha guadagnato valore, portando la capitalizzazione del gruppo a 5,6 miliardi di euro.
Anche se mancano conferme ufficiali sui dettagli, l’avanzato stato dei negoziati lascia intendere che il gruppo sia vicino a una svolta cruciale. L’eventuale cessione cambierebbe radicalmente la struttura proprietaria di uno dei marchi più iconici del trasporto europeo.
Un inizio d’anno difficile per Iveco
Le ragioni della vendita sono legate anche alla performance economica. I dati del primo trimestre 2025 mostrano un forte rallentamento: i ricavi sono scesi del 10,1% (3,03 miliardi di euro), l’EBIT rettificato è calato da 233 a 152 milioni di euro, e l’utile netto è crollato da 137 a 38 milioni.
Nonostante detenga ancora una quota del 13% nel mercato europeo dei veicoli commerciali, Iveco soffre come tutto il comparto. Il deterioramento dei risultati è tra i motivi per cui Exor potrebbe decidere di disimpegnarsi gradualmente dal settore industriale.
Preoccupazione del governo e dei sindacati per il futuro
Il governo italiano ha dichiarato di seguire con la massima attenzione l’evoluzione della vicenda. Il ministro delle Imprese ha sottolineato che Iveco non è solo un marchio storico, ma anche un datore di lavoro per 14.000 persone in Italia (su 36.000 nel mondo) e un attore strategico dell’economia nazionale.
È stato convocato un incontro con i sindacati per il 31 luglio 2025 per discutere gli scenari possibili e valutare eventuali contromisure. I sindacati, in particolare la Fiom-Cgil, hanno espresso forte preoccupazione, accusando Exor di smantellare gradualmente l’industria automobilistica italiana attraverso scorpori e cessioni successive.