La Germania e il Belgio stanno introducendo nuovi processi digitali per i container di importazione come parte di un cambiamento più ampio verso operazioni portuali sicure e senza carta in tutta Europa. Le modifiche riguardano trasportatori, spedizionieri e agenti doganali che movimentano merci attraverso i porti marittimi e le reti interne dei due paesi.
Dal 1 ottobre 2025, i porti marittimi tedeschi hanno sostituito il tradizionale processo di rilascio del container basato su PIN con un sistema di autorizzazione digitale noto come Secure Release Order (SRO). Il lancio, coordinato dai fornitori di IT DAKOSY AG e dbh Logistics IT AG, fa parte della piattaforma comunitaria German Ports.
Il nuovo sistema è progettato per migliorare la sicurezza dei carichi garantendo che solo una parte tracciabile e autorizzata possa ritirare un container di importazione pieno in qualsiasi momento. Sostituisce il metodo precedente in cui i PIN di rilascio venivano spesso condivisi tra più partecipanti alla catena di approvvigionamento, aumentando il rischio di frodi o errori di consegna.
L’implementazione dell’SRO ha seguito un piano in tre fasi:
- Ottobre 2025: I vettori hanno iniziato a emettere ordini di rilascio tramite la piattaforma German Ports ad Amburgo, Bremerhaven e Wilhelmshaven.
- Fine ottobre a inizio novembre: Spedizionieri, importatori e aziende di trasporto sono stati integrati nel sistema.
- Dal 3 novembre in poi: Il processo di rilascio digitale è diventato obbligatorio nei terminali partecipanti, con espansione graduale a tutti i porti marittimi tedeschi.
Secondo gli operatori portuali, la modifica è supportata da emendamenti alla legislazione portuale ad Amburgo e Brema, con Bassa Sassonia prevista dal 2027.
Vettori come Maersk, Hapag-Lloyd e OOCL hanno confermato che ora stanno utilizzando la piattaforma per emettere autorizzazioni di ritiro. Maersk segnala che i clienti che non si sono ancora registrati al sistema possono affrontare ritardi o l’impossibilità di ritirare i container di importazione, e che eventuali sovraprezzi risultanti non sono sotto la responsabilità del vettore.
Per i trasportatori e le aziende di logistica, le implicazioni pratiche sono chiare:
- Registrazione sulla piattaforma German Ports è necessaria per chiunque ritiri container di importazione pieni.
- Le aziende devono designare quale entità è autorizzata a ricevere l’ordine di rilascio.
- Sono accettati solo messaggi di rilascio digitali e tracciabili; i PIN non sono più validi.
La riforma fa parte di una più ampia spinta alla digitalizzazione nella logistica tedesca, volta a migliorare la trasparenza, l’efficienza e la conformità in tutta la catena di fornitura.
Il Belgio si prepara per il sistema di Dichiarazione di Stoccaggio Temporaneo (TSD)
Il Belgio sta finalizzando i preparativi per sostituire il suo sistema Import Manifest (CUSCAR) con la Dichiarazione di Stoccaggio Temporaneo (TSD), in linea con il Codice Doganale dell’Unione (UCC) dell’UE e il Piano Strategico Pluriennale per le Dogane Elettroniche (MASP-C) della Commissione Europea.
La nuova dichiarazione si applica alle merci che entrano nei porti belgi e sono tenute in stoccaggio temporaneo prima di essere assegnate a una procedura doganale o riesportate. Il cambiamento viene implementato attraverso il sistema PN/TS (Presentazione Notificata / Stoccaggio Temporaneo) gestito da Dogane Belghe.
Nel nuovo quadro aggiornato, importatori e spedizionieri dovranno presentare una TSD elettronicamente attraverso la piattaforma nazionale PNTS, che registra arrivi, stoccaggio e scarichi in procedure doganali.
Per supportare questa transizione, Maersk ha adottato la piattaforma Inbound Release Platform (IRP) per le sue operazioni belghe. L’azienda afferma che le date di avvio esatte variano a seconda del terminal, ma gli operatori dovrebbero già prepararsi al cambiamento.
Le Dogane belghe hanno incoraggiato le aziende a:
- Rivedere e aggiornare i sistemi software per garantire la compatibilità con i formati PNTS e TSD;
- Coordinarsi con broker doganali per verificare chi presenta il TSD;
- Testare i flussi di dati attraverso l’ambiente PNTS, disponibile dall’inizio del 2024;
- Monitorare gli annunci specifici del terminal, poiché i tempi differiscono per Anversa, Zeebrugge e altri porti.
Secondo fornitori IT logistici come Descartes e Organi, la TSD mira a potenziare tracciabilità e conformità allineando i sistemi di importazione del Belgio con il modello dati dell’UE per le dogane.
Impatto pratico per trasportatori e spedizionieri
Entrambe le iniziative segnano una tendenza europea verso la gestione digitalizzata e tracciabile dei carichi e una maggiore sicurezza nella logistica portuale.
Per le aziende che operano attraverso più porti UE, i punti chiave sono:
| Paese | Sistema / Cambiamento | Data effettiva | Chi è coinvolto | Azioni richieste |
| Germania | Secure Release Order (SRO) che sostituisce il sistema basato su PIN | Introdotto in fasi da ottobre a novembre 2025 | Trasportatori, importatori, spedizionieri che raccolgono container di importazione | Registrarsi sulla piattaforma German Ports; designare un ricevitore autorizzato; smettere di usare rilasci basati sui PIN |
| Belgio | Dichiarazione di Stoccaggio Temporaneo (TSD) che sostituisce CUSCAR | In fase di rollout tra fine 2025 e inizio 2026 (specifico per terminal) | Spedizionieri, broker doganali, importatori | Garantire la compatibilità PNTS/TSD; coordinare responsabilità di presentazione; preparare i sistemi IT |
Entrambe le riforme sono previste per ridurre le frodi, migliorare la tracciabilità, e ridurre i tempi di elaborazione una volta completamente attuate, ma durante la transizione gli operatori potrebbero incontrare sfide amministrative temporanee.
I gruppi del settore hanno consigliato alle aziende di registrarsi presto e di formare il personale per evitare interruzioni nel ritiro dei container o nello sdoganamento.
La transizione digitale in Germania e Belgio si allinea con la spinta della Commissione Europea per un ambiente doganale completamente digitale entro il 2038 nell’ambito del Pacchetto di Riforma Doganale dell’UE. Iniziative simili sono previste nei Paesi Bassi, in Francia e in Spagna, introducendo sistemi IT interoperabili per la presentazione, il rilascio e la gestione del rischio delle merci.
Per ora, tuttavia, gli effetti più immediati — e potenziali colli di bottiglia — si avvertono ad Amburgo, Bremerhaven, Anversa e Zeebrugge, dove gli operatori logistici stanno correndo per adattarsi ai nuovi requisiti.



