Foto: AdobeStock/ industrieblick

Il Parlamento UE apre la strada a una legge sulla catena di fornitura significativamente diluita

Puoi leggere questo articolo in 3 minuti

Il Parlamento UE ha preso una posizione chiara: la direttiva sulla catena di fornitura dell'UE pianificata dovrebbe essere più snella, meno estesa e applicarsi solo alle aziende molto grandi. I membri del Parlamento parlano di sollievo, mentre i critici parlano di un evidente passo indietro.

Il testo che stai leggendo è stato tradotto utilizzando uno strumento automatico, che potrebbe portare a delle imprecisioni. Grazie per la comprensione.

Giovedì, il Parlamento Europeo ha stabilito la sua posizione ufficiale di negoziazione sulla riforma delle norme UE per la rendicontazione della sostenibilità e gli obblighi di due diligence. 382 membri del Parlamento hanno votato a favore, 249 contro e 13 si sono astenuti, secondo quanto comunicato dal Parlamento UE.

La decisione mira a snellire significativamente i requisiti attuali per le aziende:

  • Obblighi di rendicontazione si applicheranno solo alle aziende con oltre 1.750 dipendenti e più di 450 milioni di euro di vendite nette annuali.
  • Obblighi di due diligence—ossia, il dovere di verificare i rischi per le persone e l’ambiente nella catena di fornitura—si applicherebbero solo alle aziende molto grandi con 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di euro di vendite.
  • Non è più previsto un piano di transizione o climatico obbligatorio.
  • Rapporti specifici del settore sarebbero volontari.
  • I piccoli fornitori devono essere protetti da obblighi informativi aggiuntivi.

Il Parlamento giustifica ciò affermando che le norme dovrebbero essere “semplificate e focalizzate su aziende realmente rilevanti.”

Meno controllo nella catena di fornitura

Secondo la risoluzione parlamentare, le aziende non dovranno più verificare i loro fornitori lungo l’intera catena di fornitura. Al contrario, dovrebbe applicarsi un approccio basato sui rischi: le aziende dovrebbero basarsi sui dati esistenti e richiedere informazioni aggiuntive solo in casi eccezionali.

Anche la responsabilità viene ridotta: le violazioni saranno punite a livello nazionale, non più a livello UE. Le parti interessate avrebbero ancora diritto a un risarcimento, ma le regole dovrebbero essere “più chiare e meno gravose,” secondo il Parlamento.

Nuovo portale UE per ridurre la burocrazia

Come misura di sollievo, la Commissione UE sta pianificando un nuovo portale digitale, che fornirà alle aziende:

  • Modelli
  • Linee guida
  • e tutti gli obblighi di rendicontazione UE

gratuitamente e in modo integrato.

Secondo il Parlamento, il portale dovrebbe complementare il Punto Unico di Accesso Europeo esistente e fornire alle aziende “un accesso uniforme a tutte le normative rilevanti.”

Citazione del Parlamento UE

Il relatore del Comitato per gli Affari Legali, Jörgen Warborn (EPP, Svezia), ha dichiarato in un comunicato stampa:

“Il voto di oggi dimostra che l’Europa può essere sia sostenibile che competitiva. Stiamo semplificando le regole, riducendo i costi e dando alle imprese la chiarezza di cui hanno bisogno per crescere, investire e creare posti di lavoro ben retribuiti.”

I negoziati tra Parlamento e Stati Membri inizieranno il 18 novembre. Secondo il Parlamento UE, l’obiettivo è completare la legislazione entro la fine del 2025.

Tags: