Nel secondo trimestre del 2024, l’indice dei fallimenti è sceso a 92,7 punti (con base 2021 = 100), confermando un trend positivo che ha visto stabilità sotto la soglia di riferimento dall’ultimo trimestre 2022 al terzo trimestre 2023. Parallelamente, le iscrizioni di nuove imprese non sono mai scese sotto i 100 punti, raggiungendo un picco di 135,3 — il miglior dato tra i Paesi europei analizzati.
Questa dinamica indica fiducia crescente da parte degli imprenditori verso le prospettive del mercato italiano. I dati di Eurostat mettono in evidenza la resistenza strutturale dell’Italia alle pressioni macroeconomiche e un forte potenziale di crescita. Anche quando l’indicatore dei fallimenti ha mostrato lievi oscillazioni, non ha mai superato il valore base, garantendo così un settore equilibrato e privo di shock improvvisi.
Tali risultati evidenziano non solo la maturità del mercato, ma anche una solida struttura a supporto delle attività imprenditoriali, che favorisce sia le microimprese che i medi operatori logistici. È ipotizzabile, inoltre, l’esistenza di condizioni istituzionali vantaggiose per l’insediamento di nuove imprese nel settore del trasporto.
Italia in Europa: leadership in crescita e rischio operativo sotto controllo
Nel confronto con altri Paesi UE, l’Italia mostra un profilo distintivo. Mentre la Polonia registra anch’essa elevate nuove iscrizioni, il suo indice dei fallimenti è molto volatile (tra 17,5 e 89,8 punti nel 2023). Belgio e Spagna mantengono una stabilità moderata ma senza forti crescite; i Paesi Bassi registrano forti oscillazioni; Germania e Francia soffrono di bassa attività imprenditoriale e livelli elevati di fallimenti.
L’Italia, quindi, si distingue non solo per il numero di imprese che nascono, ma anche per la relativa serenità sul fronte dei fallimenti — un’accoppiata piuttosto rara in tempi economicamente incerti.
Il trasporto resiste, anche nei momenti più difficili
Nel primo trimestre del 2025, l’indice delle nuove iscrizioni nel comparto trasporti e logistica in UE è leggermente calato rispetto al quarto trimestre 2024; tuttavia, il settore ha mantenuto il primato rispetto agli altri comparti economici.
Il trend dal primo trimestre 2018 al primo trimestre 2025 mostra frequentemente andamenti divergenti: tra 2021 e 2024 il settore dei trasporti ha registrato una crescita sistematica delle imprese, a differenza del commercio e delle costruzioni, caratterizzati da stagnazione o regressione. In particolare, durante l’ultimo trimestre del 2024, il settore ha segnato la maggiore crescita nelle nuove iscrizioni.
Questo non significa totale immunità: anche i trasporti hanno subito il peso dello shock del 2020, con un crollo drastico degli indicatori in tutti i settori, al di sotto dei livelli usuali.
Struttura flessibile e capacità di adattamento
Maciej Wroński, presidente dell’associazione TLP, sottolinea l’importanza della struttura del settore: in Polonia, le microimprese favoriscono una dinamica imprenditoriale flessibile. In Germania, invece, la prevalenza di grandi operatori e la complessità normativa ne limitano l’adattabilità. In Spagna, nonostante una rete logistica sviluppata, mancano spinte istituzionali e investimenti sufficienti, e il mercato soffre la pressione competitiva dell’Europa centro-orientale.
In Italia, sebbene il modello non sia esclusivamente basato sulle microimprese, il contesto favorisce l’avvio e la permanenza delle aziende sul mercato. L’indice dei fallimenti, relativamente stabile, suggerisce una buona gestione dei costi operativi e un accesso più agevole ai finanziamenti e al supporto pubblico rispetto ad altri Paesi UE.
L’Italia come punto di riferimento per il settore dei trasporti in Europa
L’esempio italiano dimostra che è possibile combinare un’elevata dinamica nella registrazione di nuove imprese con un rischio operativo contenuto. Ciò dimostra che un contesto normativo equilibrato, una struttura di mercato supportiva e un’efficace infrastruttura istituzionale possono sostenere uno sviluppo duraturo e resiliente.
Per molti Paesi alle prese con difficoltà nel settore dei trasporti e della logistica, l’Italia rappresenta oggi un modello di successo cui ispirarsi.