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L’UE concede all’Italia due mesi per correggere il sistema di pedaggio

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La Commissione europea ha perso la pazienza nei confronti dell’Italia per la situazione delle autostrade a pedaggio in Sicilia, emettendo un avviso formale affinché venga ripristinata l’interoperabilità dei pedaggi elettronici a livello UE.

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Bruxelles ha inviato all’Italia un parere motivato per non aver garantito che le autostrade siciliane siano compatibili con il Servizio europeo di pedaggio elettronico (EETS), concedendo al Paese due mesi di tempo per dimostrare la piena interoperabilità.

La decisione rientra in una procedura di infrazione in corso ai sensi della direttiva (UE) 2019/520, che impone agli Stati membri di consentire agli utenti della strada di pagare i pedaggi in tutta l’Unione utilizzando un unico contratto e un’unica unità di bordo, indipendentemente dal Paese attraversato.

La Sicilia resta esclusa dal sistema di pedaggio UE

Secondo la Commissione europea, l’Italia non ha ancora completato le misure tecniche e amministrative necessarie per permettere ai fornitori EETS di operare su alcune parti della rete autostradale siciliana. Di conseguenza, i sistemi di pedaggio dell’isola restano isolati dal quadro europeo del pedaggio elettronico, impedendo pagamenti transfrontalieri senza soluzione di continuità.

La Commissione sottolinea che questa situazione compromette il corretto funzionamento del mercato interno, in particolare per gli operatori del trasporto stradale internazionale che fanno affidamento su sistemi di pedaggio interoperabili per spostarsi in modo efficiente tra diversi Paesi.

Il parere motivato rappresenta il secondo passo formale della procedura di infrazione, dopo la precedente lettera di messa in mora già inviata all’Italia sullo stesso tema.

Due mesi di tempo prima del possibile deferimento alla Corte

L’Italia dispone ora di due mesi per:

  • dimostrare che è stata raggiunta la piena interoperabilità EETS sulle autostrade siciliane, oppure
  • presentare un calendario credibile e vincolante per completare gli adeguamenti necessari.

In assenza di una risposta ritenuta soddisfacente, la Commissione potrebbe deferire il caso alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE), con il rischio di sanzioni finanziarie.

Secondo quanto riportato dai media specializzati del settore trasporti Transporto Europa, la mancanza di compatibilità EETS in Sicilia continua ad avere un impatto concreto sugli operatori del trasporto merci e sugli autisti internazionali, costretti a ricorrere a sistemi di pagamento locali o alla riscossione manuale dei pedaggi durante le operazioni sull’isola.

Questa situazione è in aperto contrasto con l’obiettivo principale dell’EETS, concepito per ridurre gli oneri amministrativi, abbassare i costi per le imprese di trasporto e favorire la libera circolazione delle merci all’interno dell.

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