La grave carenza di infrastrutture destinate al parcheggio significa che i camionisti spesso sono costretti a sostare in luoghi pericolosi, come le banchine autostradali, mettendo a rischio la loro vita e il carico. Il problema non riguarda solo le autostrade: anche nelle aree industriali o vicino agli aeroporti i posti disponibili sono troppo pochi.
«Brucargo (zona cargo dell’aeroporto di Bruxelles) ne è un esempio perfetto. C’è un solo parcheggio ed è sempre pieno» – sottolinea Vandevelde.
Secondo il trasportatore, il problema non è solo quantitativo. Mancano anche servizi essenziali come toilette pulite, docce, e la sicurezza è spesso illusoria. La recinzione da sola non garantisce protezione — osserva Vandevelde.
Il Belgio: paese di transito con deficit di parcheggi
Frederic Keymeulen dell’associazione Transport i Logistiek Vlaanderen attribuisce la congestione dei parcheggi soprattutto al traffico internazionale di transito. Essendo un nodo logistico strategico, il Belgio attrae camionisti stranieri, mentre i trasportatori locali utilizzano i parcheggi anche per pause brevi. Le rigide norme sui tempi di guida e riposo combinati con la scarsità di posti disponibili costringono spesso i conducenti a parcheggiare in luoghi non autorizzati.
Spazio limitato e margini modesti per espandersi
Il Dipartimento per Strade e Trasporti del Belgio ha investito in nuovi parcheggi e servizi igienici, ma la domanda supera ancora l’offerta, come in molti altri Paesi UE. Uno studio del 2023 condotto da BTB‑ABVV testimonia che il 90 % dei camionisti non trova sempre un posto dove fermarsi per la notte. Keymeulen sottolinea che «lo spazio per nuovi parcheggi è praticamente inesistente».
Nel febbraio di quest’anno, la ministra fiamminga della Mobilità, Annick De Ridder, ha dichiarato al Parlamento che «la responsabilità del parcheggio dei camion ricade principalmente sulle stesse aziende logistiche».
«La ministra ha parzialmente ragione», commenta Keymeulen. «L’ideale sarebbe che ogni area di carico/scarico disponesse di spazi di sosta adeguati, così da non parcheggiare sulla strada pubblica. Dove possibile, i trasportatori stanno già predisponendo aree di sosta vicino alla base, per garantire che i conducenti possano rientrare ogni sera» — conclude il dirigente.
Transport i Logistiek Vlaanderen promuove una riflessione sulle alternative: trasporto via canale o estensione dell’orario notturno in altri settori. Sebbene i camionisti possano guidare di notte, la mancanza di possibilità di carico/scarico in quegli orari rende la scarsità di parcheggi ancora più critica.
Come affronta il problema l’Europa
La carenza di posti per camion riguarda la maggioranza dei Paesi europei. In tutta l’UE si riscontrano sfide analoghe e diverse soluzioni.
In Germania è stato lanciato un progetto pilota: il “Sistema Telematico di Parcheggio Hunsrück West” sull’A61. Il sistema digitale ha permesso di aumentare i posti da 50 a 78 senza espandere l’infrastruttura, con una dotazione totale fino a 88 grazie a spazi aggiuntivi. Questo sistema ottimizza al massimo lo spazio disponibile e risulta particolarmente utile in aree con vincoli urbanistici. Entro il 2030, il governo federale intende estendere questa tecnologia ad altri 50 siti, con un investimento di circa 900.000 € e la creazione di un centro di competenza per il parcheggio telematico.
In Austria è in uso il parcheggio intelligente a colonne (column parking): i camion si fermano uno dietro l’altro, con un sistema che assegna automaticamente il posto in base all’orario di partenza. Questo approccio ottimizza l’uso dello spazio in maniera significativa.