Dopo diversi mesi di stallo, il progetto di un sistema di prenotazione online per il transito dei mezzi pesanti lungo l’asse Brennero ha riacceso l’attenzione politica. Austria, Baviera e Italia hanno ribadito l’intenzione di sviluppare una soluzione congiunta per ridurre i colli di bottiglia e superare le tensioni di lungo corso sul transito merci attraverso le Alpi.
Il 10 luglio 2025, il cancelliere austriaco Christian Stocker e il presidente bavarese Markus Söder hanno annunciato la riattivazione del progetto di slot digitali per i camion, originariamente proposto nel 2023. Secondo l’agenzia dpa, il sistema obbligherebbe i trasportatori a prenotare una finestra oraria specifica prima di attraversare il passo del Brennero – una delle arterie logistiche più congestionate d’Europa.
Il cancelliere Stocker ha dichiarato la disponibilità a negoziare con tutte le parti coinvolte, preannunciando un colloquio con la premier italiana Giorgia Meloni. Söder ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento italiano: «Se l’Italia accetta, questa potrebbe davvero essere la soluzione», ha dichiarato.
Un’alternativa alle giornate di filtraggio
Il sistema proposto mira a superare le attuali misure di “dosaggio” adottate in Tirolo, che limitano il numero di mezzi pesanti provenienti dalla Germania in determinati giorni. Tali restrizioni, introdotte per proteggere l’ambiente e le infrastrutture tirolesi, causano regolarmente lunghe code sull’autostrada Inntal.
Meloni: proposta “pragmatica” ma da valutare
La proposta è stata discussa durante un incontro bilaterale a Vienna tra Stocker e Meloni – riferisce trasportieuropa.it. La premier italiana ha definito il piano «una soluzione pragmatica», precisando però che servono ulteriori approfondimenti. È prevista la creazione di un gruppo tecnico tra i ministeri dei trasporti di Italia, Austria e Germania per valutare gli aspetti giuridici e informatici.
L’Italia, tuttavia, non ha ancora assunto un impegno formale. Roma prosegue il ricorso contro l’Austria davanti alla Corte di giustizia dell’UE, contestando la legalità delle restrizioni attuali sul transito merci.
Massimo 300 camion all’ora
La versione originaria del sistema slot – elaborata da Baviera, Tirolo e Alto Adige – prevedeva un massimo di 300 camion all’ora lungo il tratto Kufstein–Vipiteno. I mezzi dovrebbero prenotare uno slot di 30 minuti con almeno 24 ore di anticipo, con priorità per il trasporto intermodale e i veicoli Euro VI. L’ente austriaco Asfinag ha già sviluppato un software prototipo e un centro di controllo a Innsbruck ed è pronto a lanciare un progetto pilota volontario sulla tratta Verona–Monaco.
Berlino favorevole, ma con cautela
Anche il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è detto aperto alla proposta. In visita in Baviera ha riconosciuto la criticità della situazione al Brennero, dichiarando che una soluzione trilaterale sarebbe accettabile. Tuttavia, ha precisato che l’obiettivo a lungo termine resta l’ammodernamento infrastrutturale:
«I corridoi alpini vanno potenziati in modo tale che un sistema di slot non sia più necessario», ha affermato. Merz ha aggiunto che il sistema non deve comportare costi aggiuntivi per le imprese – una preoccupazione condivisa anche dalle associazioni tedesche del trasporto.
Opinioni contrastanti tra le parti
Secondo trasportieuropa.it, Austria, Baviera e Tirolo sostengono il sistema slot, a condizione che anche l’Italia si impegni formalmente. Il governo tirolese propone un tetto massimo annuo di 2 milioni di transiti di camion.
Le associazioni italiane di autotrasportatori si oppongono con fermezza, considerandolo una forma mascherata di contingentamento e una violazione della libera circolazione delle merci. Anche il gruppo civico austriaco Transitforum Tirol critica il sistema, temendo che senza limiti rigidi possa addirittura aumentare il numero di transiti.
Il verdetto della Corte UE ancora atteso
Sebbene il dialogo politico prosegua, la Baviera continua a sollecitare un pronunciamento chiaro da parte delle istituzioni europee. Söder ha dichiarato all’agenzia dpa che la Commissione UE deve esprimersi ufficialmente, sottolineando che le attuali restrizioni “violano palesemente il diritto comunitario”.
Un incontro tecnico trilaterale è previsto per settembre 2025, mentre una decisione politica potrebbe arrivare in occasione del Consiglio UE dei trasporti a dicembre. Nel frattempo, la crisi del Brennero resta sospesa tra interessi nazionali, tutela ambientale e i principi fondamentali dell’Unione.