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UE: via libera politico ai camion da 44 tonnellate

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Gli operatori del trasporto stradale potrebbero presto effettuare servizi transfrontalieri con configurazioni da 44 tonnellate per i veicoli a zero emissioni (ZEV). Lo segnala l’IRU, dopo che gli ambasciatori dell’UE hanno trovato un accordo politico sulla revisione della Direttiva Pesi e Dimensioni.

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L’intesa è stata raggiunta il 20 novembre a livello COREPER, dove gli Stati membri hanno espresso il loro sostegno al testo di compromesso elaborato dalla Presidenza danese. Dopo anni di negoziati complessi, l’UE sembra finalmente pronta a fare un passo in avanti decisivo.

Il Consiglio non ha tuttavia ancora pubblicato i documenti tecnici e i ministri dei trasporti dovranno adottare formalmente l’“Approccio Generale” prima che possano partire i negoziati con il Parlamento europeo.

Le principali misure del compromesso secondo l’IRU

L’IRU ha indicato che il testo concordato introduce una serie di modifiche pensate per migliorare l’efficienza operativa, favorire l’adozione dei veicoli a zero emissioni e sostenere il trasporto intermodale. Tra gli elementi più importanti figurano:

  • Trasporti transfrontalieri da 44 tonnellate per i veicoli ZEV, considerati essenziali dagli operatori per compensare il peso aggiuntivo delle batterie o dei sistemi a celle a combustibile, evitando perdite di carico utile.
  • Condizioni più favorevoli per i servizi intermodali e transfrontalieri, con possibilità di pesi maggiorati quando i veicoli fanno parte di una catena di trasporto combinato.
  • Regole più chiare per l’European Modular System (EMS), al fine di garantire uniformità normativa ed efficienza energetica nelle combinazioni più lunghe e pesanti dove l’infrastruttura lo consente.
  • Una clausola di emergenza, che permette flessibilità temporanea nelle situazioni di crisi, così da assicurare la continuità delle catene di approvvigionamento essenziali.

Raluca Marian, direttrice per l’UE dell’IRU, ha accolto positivamente l’intesa:

“La Presidenza danese ha dimostrato una leadership eccezionale nel raggiungere questo risultato. Le 44 tonnellate per gli ZEV offrono agli operatori la certezza necessaria per adottarli su larga scala senza perdere competitività.”

Iter legislativo: cosa succede adesso

Il compromesso politico approderà ora al Consiglio dei ministri dei trasporti dell’UE, che dovrà adottare ufficialmente l’Approccio Generale. Solo dopo questo passaggio potranno iniziare i negoziati a tre — Consiglio, Parlamento e Commissione.

Il Parlamento europeo ha già definito la sua posizione nel marzo 2024, mentre l’IRU sollecita gli Stati membri ad agire rapidamente, ricordando che le imprese necessitano di certezza normativa per programmare gli investimenti in flotte a zero emissioni.

“Gli obiettivi di decarbonizzazione sono fissati. Per il nostro settore c’è un’urgenza reale,” ha dichiarato Marian.

Perché la revisione è importante per gli autotrasportatori

La revisione della Direttiva 96/53/CE è in discussione dal 2023 ed è considerata cruciale per la transizione energetica del trasporto stradale. Consentire ai veicoli ZEV più pesanti di operare senza penalizzazioni sul carico utile è un prerequisito fondamentale per un’adozione diffusa.

Un quadro più chiaro per il sistema EMS potrebbe inoltre aumentare la flessibilità nei Paesi che autorizzano combinazioni più lunghe e pesanti.

Alcuni Stati membri avevano espresso preoccupazioni riguardo alla compatibilità delle infrastrutture, ai carichi per asse e all’impatto sul trasporto ferroviario. I dettagli del compromesso danese non sono però ancora stati resi pubblici.

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