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Aumento del pedaggio in Austria: l’Industria dei trasporti chiede un altro giro di protesta

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L'aumento pianificato dei pedaggi per i camion sta spingendo ulteriormente l'industria dei trasporti austriaca in modalità difensiva. Alla fine di novembre, l'industria prevede di dimostrare nuovamente e chiede un immediato stop al peso aggiuntivo così come misure di sollievo pratiche.

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L’aumento dei pedaggi basati sul chilometraggio del 7,7 percento rimane un peso significativo per molte aziende austriache di trasporto.

Secondo un comunicato stampa dell’Associazione Professionale del Trasporto Merci, i costi aggiuntivi difficilmente possono essere trasferiti in tempi di alta inflazione. Un rapido sondaggio mostra che più del 90 percento delle aziende prevede significativi svantaggi economici.

“L’umore è pessimo, la situazione economica è tesa. Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire la nostra competitività,” afferma il Presidente dell’Associazione Markus Fischer.

L’associazione chiede quindi un arresto al peso aggiuntivo e misure di compensazione rapida.

Giro di protesta il 26 novembre

Per mettere pressione, l’industria ha programmato il prossimo giro di protesta per il 26 novembre. A settembre, la WKÖ aveva già avvertito che l’aumento del pedaggio, nonostante la riduzione, continua a rappresentare un “notevole peso” e ulteriori azioni sono inevitabili.

L’Austria è già tra i paesi con i pedaggi per camion più alti in Europa – uno svantaggio localizzativo, che è ulteriormente esacerbato dalla crescente competizione internazionale, secondo l’industria.

Richiesta per 80 km/h notturno, camion C17, e ulteriori misure

Una questione fondamentale per l’industria dei trasporti rimane la questione dei limiti di velocità notturni. Fischer spiega:

“Oggi ci sono già alcune tratte dove è consentito 80 km/h – segnalate da cartelli addizionali. Chiediamo un’applicazione nazionale di questa regolamentazione.”

Dal punto di vista dell’associazione, una velocità notturna di 80 km/h a livello nazionale consentirebbe operazioni più efficienti e allo stesso tempo contribuirebbe alla riduzione del rumore.

Il comunicato stampa elenca ulteriori proposte, che secondo l’associazione professionale, potrebbero essere realizzate senza oneri di bilancio aggiuntivi:

  • Introduzione dei Camion C17: I giovani dovrebbero essere autorizzati a acquisire esperienza pratica accompagnati, all’età di 17 anni – dopo la formazione completa. La WKÖ si riferisce al “modello di successo L17” nel settore automobilistico.
  • Inclusione dei conducenti professionisti nell’elenco delle professioni carenti, per garantire lavoratori qualificati.
  • Approvazione di camion a 5 assi con un peso totale di 40 tonnellate.
  • Regolazioni costo-neutrali in dimensioni e pesi, per aumentare l’efficienza operativa.

“Abbiamo bisogno di un pacchetto per garantire la nostra posizione, e ne abbiamo bisogno ora,” afferma Fischer.

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