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L’Austria aumenta i pedaggi per i camion. L’industria avverte di ulteriori oneri nonostante il sollievo nel 2026

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Il governo federale austriaco ha adottato un nuovo pacchetto di pedaggi per i camion che entrerà in vigore dal 2026. Sebbene l'adeguamento automatico dei costi infrastrutturali all'inflazione venga sospeso una volta, gli spedizionieri dovranno pagare tariffe più elevate per CO₂, rumore e inquinamento atmosferico in futuro. Per molte aziende di trasporto in Austria e in Europa, la riforma rimane un segnale a doppio taglio.

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Mercoledì, il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo pacchetto di pedaggi per i camion, che prevede che dal 2026 in poi, i costi esterni per l’inquinamento atmosferico, il rumore e le emissioni di CO2 saranno maggiormente inclusi nel pedaggio – con un ulteriore onere di circa 42 milioni di euro all’anno. Allo stesso tempo, la valorizzazione dei costi infrastrutturali, cioè l’adeguamento automatico all’inflazione, è sospesa una volta.

Questo mantiene il pedaggio per i camion stabile nel 2026, mentre la vignetta auto aumenta del 2,9 percento a causa dell’inflazione.

Secondo il Ministero dei Trasporti, la riforma mira a creare più trasparenza dei costi nel trasporto stradale e allo stesso tempo a supportare l’industria dei trasporti nella transizione verso camion a zero emissioni.

Il Ministro della Mobilità Peter Hanke ha dichiarato:

“Stiamo creando sicurezza di pianificazione per l’industria dei trasporti e contemporaneamente rafforziamo la transizione verso camion a zero emissioni.”

Punti chiave della decisione

  • Sospensione della valorizzazione del pedaggio: Nessun adeguamento automatico all’inflazione della componente infrastrutturale nel 2026.
  • Costi esterni inclusi: L’inquinamento atmosferico, il rumore e le emissioni di CO₂ saranno gravate da ulteriori 42 milioni di euro annualmente in futuro.
  • Promozione dei camion ecologici: Lo sconto del 75 percento per i veicoli a zero emissioni oltre 3,5 tonnellate è esteso fino al 2030; il volume di finanziamento nel 2025 ammonta a circa 80 milioni di euro.

Tra protesta e sicurezza di pianificazione

La decisione segue mesi di tensioni tra il governo e il settore logistico. Fino a settembre, oltre 60 camion hanno evidenziato il crescente onere con una protesta di guida attraverso Vienna.

Alexander Klacska, presidente dell’Associazione Trasporto Merci nella Camera Economica d’Austria (WKO), ha avvertito già in estate che molte aziende erano “al limite delle loro capacità.” I costi operativi annuali per un camion da 40 tonnellate sono aumentati da 63.000 a oltre 80.000 euro dal 2022 e potrebbero raggiungere oltre 90.000 euro entro il 2026.

L’Austria rimane il paese di transito più costoso d’Europa

Nonostante il sollievo, l’Austria rimane uno dei paesi più costosi per il trasporto su strada in Europa. Secondo WKO, un pedaggio di 50 euro in Austria copre 94 chilometri, in Germania copre 144 chilometri, e in Polonia copre 535 chilometri.

Il nuovo regolamento interessa allo stesso modo trasportatori nazionali ed esteri – da agenti tedeschi e cechi fino a fornitori di transito italiani e ungheresi che passano regolarmente attraverso il territorio austriaco.

Futuro digitale: la vignetta diventa completamente digitale nel 2027

Parallelamente al pacchetto di pedaggi, il governo ha deciso la transizione completa alla vignetta digitale dal 2027. Già ora, il 75 percento delle vignette annuali sono digitali, con il prezzo per il 2026 ammontante a 106,80 euro, adeguato del 2,9 percento. Il 2027 segnerà quindi finalmente la fine dell’era delle vignette adesive.

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