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Stop alla guida di mezzi pesanti oltre 20 tonnellate dopo i 68 anni: il chiarimento del Ministero

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Il Ministero dell'Interno ha diramato una nota ufficiale che mette fine alle incertezze normative sulla guida dei veicoli pesanti da parte dei conducenti professionali over 68.

Secondo quanto stabilito, il divieto di condurre mezzi con massa superiore a 20 tonnellate scatta il giorno stesso del compimento del 68° anno di età.

La comunicazione arriva dopo anni di interpretazioni divergenti sull’articolo 115 del Codice della Strada e interessa direttamente migliaia di autisti attivi nel trasporto merci su gomma. Il Ministero chiarisce che fino ai 68 anni è possibile continuare a guidare questi veicoli solo in presenza di un certificato annuale di idoneità fisica e psichica rilasciato dalla Commissione Medica Locale. Il documento deve essere conservato a bordo, insieme alla patente e alla CQC.

Il limite vale esclusivamente per i conducenti residenti in Italia con patente nazionale, escludendo quindi i titolari di patente straniera non residenti.

Il chiarimento è stato formulato dalla Direzione Centrale del Ministero dell’Interno, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e supportato da una sentenza del Consiglio di Stato del 2011. Viene inoltre specificato che l’attestato di idoneità perde validità il giorno successivo al 68° compleanno, rendendo chiaro il momento esatto in cui decade la possibilità di proseguire l’attività.

Questo intervento normativo fornisce alle aziende di autotrasporto e agli autisti stessi un quadro di riferimento certo, permettendo una migliore pianificazione delle attività, dei turni e delle eventuali sostituzioni. Per chi opera quotidianamente con mezzi pesanti oltre le 20 tonnellate, la certezza normativa rappresenta un elemento cruciale per evitare irregolarità durante i controlli stradali.

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