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Il mercato europeo dei trasporti sotto l’ombra delle tensioni globali. Gli investitori restano prudenti, ma il valore delle operazioni è in crescita

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Nel primo semestre del 2025, il settore europeo dei trasporti e della logistica ha registrato 33 operazioni di M&A per un valore complessivo di 17,2 miliardi di dollari. Pur mantenendosi moderato il numero delle transazioni, il valore medio per operazione è tra i più alti degli ultimi anni. Secondo i dati di PwC, gli investitori europei adottano un approccio cauto e selettivo, orientando il capitale verso asset strategici come le infrastrutture critiche e la logistica legata allo stoccaggio.

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In un contesto segnato da tensioni geopolitiche, politiche commerciali incerte e turbolenze globali, il comparto dei trasporti in Europa resta in una fase di “attesa e valutazione dei rischi”. Il rapporto Transport & Logistics Barometer di PwC indica che tra gennaio e giugno 2025 sono state annunciate 33 operazioni nel mercato europeo, per una media di 522 milioni di dollari per transazione.

A livello globale, si contano solo 93 operazioni annunciate – in netto calo rispetto al semestre precedente (108) – ma il volume totale è salito a 57,9 miliardi di dollari. Un’impennata dovuta principalmente a undici megadeal da oltre un miliardo di dollari ciascuno, che insieme rappresentano il 62% del valore totale delle operazioni nel settore dei trasporti.

Il valore medio delle operazioni è salito a 623,1 milioni di dollari – il livello più alto degli ultimi cinque semestri. Un ruolo determinante è stato giocato dagli investitori finanziari, responsabili del 74% del valore complessivo, mentre gli investitori strategici, pur coinvolti nel 61% delle operazioni, hanno investito capitali inferiori.

Il trasporto marittimo traina il mercato, ma cresce anche la logistica terrestre

Tra i settori, il trasporto marittimo guida per valore generato: 18 operazioni per un totale di 26,6 miliardi di dollari, spinte soprattutto dal progetto di acquisizione del 90% di Panama Ports Authority da parte di un consorzio guidato da BlackRock, Global Infrastructure Partners e MSC Group (19,21 miliardi di dollari). Seguono il comparto logistica e trasporto su strada (42 operazioni, 13,2 miliardi di dollari) e le infrastrutture portuali (5 operazioni per 21,6 miliardi di dollari).

Dal punto di vista geografico, il Nord America ha concentrato il maggior valore di operazioni (33,6 miliardi di dollari), mentre Asia e Oceania si distinguono per numero (42 operazioni per un valore di 13,3 miliardi di dollari).

Dominano gli investimenti locali. Il capitale estero si ritira

In Europa, la maggioranza delle operazioni annunciate è di natura domestica: in 21 casi su 33, acquirente e venditore operano nello stesso Paese. Solo 9 operazioni sono di tipo inbound (acquisto di asset europei da parte di investitori esteri), e appena 3 outbound (investitori europei attivi all’estero).

Questa dinamica riflette la preferenza per mercati familiari in un contesto di forte incertezza, con gli investitori sempre più riluttanti ad affrontare i rischi dell’espansione internazionale.

Infrastrutture e logistica al centro della strategia di investimento

Il valore del mercato europeo è stato spinto principalmente da grandi progetti infrastrutturali. Tra i casi più rilevanti segnalati da PwC figurano l’acquisizione di Brussels Airport Company da parte di una società pubblica fiamminga per 3,21 miliardi di dollari e l’acquisto del restante 50% di ITC Rubis Terminal Antwerp da parte del colosso giapponese Mitsui & Co Ltd, che rafforza così la propria presenza nella logistica europea dei carburanti e dei prodotti chimici.

Parallelamente, si registra un’intensa attività nel comparto logistica e trasporti su gomma, dove si concentra il maggior numero di operazioni minori ma strategiche, soprattutto legate allo stoccaggio e al commercio elettronico.

Il report PwC evidenzia un trend netto: gli investitori finanziari rappresentano la quasi totalità del valore delle operazioni, mentre gli operatori industriali del settore – vettori, spedizionieri, fornitori di servizi logistici – frenano gli investimenti. In tempi incerti, fondi infrastrutturali, private equity e investitori istituzionali sono più propensi al rischio, attratti dalla prospettiva di rendimenti stabili nel lungo termine.

Gli effetti delle tensioni globali si fanno sentire anche in Europa

Pur focalizzandosi su dinamiche globali, il report PwC sottolinea ripercussioni concrete anche per il mercato europeo. Le restrizioni al traffico nel Mar Rosso, le tensioni sul Canale di Panama e le variazioni delle rotte tra Asia e Stati Uniti impattano direttamente sui costi operativi delle aziende europee e sul valore degli asset. L’aumento del rischio nelle catene di approvvigionamento spinge gli investitori verso asset infrastrutturali considerati più sicuri – porti, aeroporti, terminal.

Le previsioni PwC per il secondo semestre 2025 indicano un livello stabile ma contenuto di attività M&A in Europa, con il predominio delle grandi operazioni infrastrutturali e una diminuzione dei deal minori nel trasporto su strada. Per gli operatori logistici, ciò si traduce in maggiore concorrenza per l’accesso ad asset attrattivi e in una pressione crescente sui costi e sull’adeguamento alle normative ambientali.

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