Tuttavia, i dati rivelano un paradosso notevole nel segmento dei container: mentre i volumi dei container sono aumentati del 3,0% raggiungendo i 10,7 milioni di TEU, il tonnellaggio è diminuito dello 0,6%.
questa discrepanza è dovuta a uno squilibrio tra importazioni ed esportazioni, risultando in un maggior numero di container vuoti trasbordati. Il rapporto osserva che “le esportazioni dall’Europa stanno ancora subendo la pressione sulla competitività europea, particolarmente evidente nel settore automobilistico e nel settore chimico.”
Importazioni asiatiche robuste guidano la crescita dei container
Il traffico dei container è stato sostenuto da una forte domanda di importazioni, particolarmente dall’Asia. La ha visto un aumento del traffico dell’8,8% nel periodo di nove mesi, mentre la rotta transatlantica è cresciuta del 14,6%.
L’autorità portuale attribuisce la ai nuovi itinerari di navigazione introdotti all’inizio del 2025, che includono più servizi da Rotterdam a questa regione di spedizione.
Gli ultimi tre mesi del 2025 hanno mostrato un’accelerazione nella crescita dei container, con i volumi TEU in aumento del 3,8% rispetto al 3,0% per l’anno in corso.
Minerale di ferro e prodotti petroliferi minerali guidano il calo
Il calo complessivo del traffico è stato guidato principalmente da due segmenti: minerale di ferro e prodotti petroliferi minerali.
Il traffico delle rinfuse secche è diminuito del 5,6%, con minerale di ferro e rottami in calo del 12,7% (una riduzione di 2,9 milioni di tonnellate). L’autorità portuale ha citato il continuo declino della produzione di acciaio tedesca, sotto pressione a causa dell’incertezza economica continua e delle barriere commerciali. Anche la produzione di acciaio elettrico è diminuita, sebbene in misura minore.
Il traffico di carbone è diminuito del 5,3%, principalmente a causa della domanda ridotta di carbone coke nell’industria siderurgica. Tuttavia, l’uso di carbone energetico nei Paesi Bassi e in Germania è aumentato a causa della maggiore domanda energetica che non poteva essere soddisfatta completamente da fonti solari e eoliche aggiuntive, particolarmente nel primo trimestre del 2025.
I prodotti petroliferi minerali hanno visto il calo più ripido nel segmento delle rinfuse liquide, in calo del 17,2% (una riduzione di 7,3 milioni di tonnellate). L’ autorità portuale ha spiegato questo come conseguenza della backwardation nel mercato, che rende non redditizio lo stoccaggio.
Il segmento dell’industria chimica è diminuito del 4,1%, con il porto che osserva che “l’industria chimica in Europa non mostra ancora segni di ripresa.”
Agribulk, GNL e combustibili rinnovabili mostrano crescita
Non tutti i segmenti sono diminuiti. Diverse aree hanno mostrato una crescita positiva:
- Il traffico di agribulk è aumentato del 16,8% rispetto all’anno scorso, principalmente grazie alla messa in servizio di un nuovo terminal per rinfuse secche a Rotterdam.
 - Il traffico di GNL è aumentato del 14,9% mentre le scorte di gas in Europa continuano a essere rifornite.
 - Il traffico di petrolio greggio è aumentato poiché i margini di raffinazione sono migliorati nel terzo trimestre, in parte a causa degli attacchi alle raffinerie russe che hanno ridotto l’offerta di diesel per il mercato globale. Combinate con i bassi livelli di scorte di diesel nel Nord-Ovest dell’Europa, questo ha portato a margini più alti.
 
Nel segmento delle rinfuse liquide, il traffico di combustibili rinnovabili è aumentato, con volumi più alti di etanolo e carburante per aviazione sostenibile (SAF).
Le rinfuse generiche mostrano un aumento modesto
Il traffico totale delle rinfuse generiche è aumentato dello 0,2% a 24,0 milioni di tonnellate. Il traffico Roll-on/Roll-off (RoRo) è diminuito dello 0,1%, con i volumi da e verso il Regno Unito non ancora recuperati, sebbene gli ultimi sei mesi abbiano mostrato caute segni di ripresa.
Altri tipi di breakbulk sono aumentati dell’1,1% a 4,6 milioni di tonnellate, in parte a causa della consegna di monopile (fondazioni eoliche offshore), tubi d’acciaio per il progetto di cattura del carbonio Porthos, e un aumento del traffico di lamiere d’acciaio per l’industria offshore.
L’autorità portuale sottolinea la resilienza nonostante le sfide
Boudewijn Siemons, CEO dell’Autorità Portuale di Rotterdam, ha commentato:
“Sebbene i volumi totali di traffico abbiano mostrato un lieve calo nei primi nove mesi di quest’anno, gli sviluppi in aree come il traffico dei container e il traffico di combustibili rinnovabili confermano la resilienza e il valore strategico del porto di Rotterdam.”
Ha aggiunto:
“Allo stesso tempo, l’industria europea è ancora sotto enorme pressione, il che sottolinea la necessità di continuare a investire congiuntamente in innovazione, sostenibilità ed efficienza logistica.”



