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L’Italia conclude il dibattito sulle indennità di attesa dei camion: la regola di €100/ora non negoziabile

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Dopo mesi di confusione nei banchi di carico italiani, il ministero dei trasporti ha messo fine al dibattito: ogni ora di attesa oltre i 90 minuti comporta ora una tariffa obbligatoria di €100 che nessuno può negoziare.

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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) italiano è intervenuto per mettere fine a mesi di confusione sulla nuova legge del paese sulla compensazione del tempo di attesa dei camion. Una nuova circolare emanata il 4 novembre conferma che la tariffa di €100 all’ora per ritardi durante il carico e lo scarico è obbligatoria e non lascia spazio all’interpretazione.

La regola è stata introdotta all’inizio di quest’anno con il Decreto Infrastrutture ed è entrata in vigore nell’estate del 2025. Obbliga i clienti a pagare ai trasportatori €100 per ogni ora o frazione di ora di attesa oltre un periodo di grazia di 90 minuti presso i siti di carico o scarico. Sia il mittente che la parte responsabile del carico sono solidamente responsabili per il pagamento.

Benché la legge fosse intesa a rafforzare la posizione dei trasportatori e ridurre i tempi di attesa eccessivi, la sua implementazione è stata segnata da controversie tra le aziende di trasporto, gli operatori logistici e i terminal portuali. Le associazioni dei trasportatori hanno accusato alcune strutture di ignorare o posticipare l’applicazione, mentre i terminal hanno citato ambiguità su come dovrebbe essere applicata la regola: ad esempio, se i 90 minuti includono il carico fisico e come dovrebbero essere calcolati i piccoli superamenti.

La nuova circolare del MIT, firmata dal Capo Dipartimento Stefano Fabrizio Riazzola, risponde a queste interpretazioni contrastanti. Chiarisce che:

1. 90 minuti si applicano solo all’attesa

Il Ministero conferma che la detrazione di 90 minuti riguarda esclusivamente il tempo di attesa e non include il tempo richiesto per le operazioni di carico o scarico effettive. Una volta iniziate tali operazioni, sono considerate separatamente nel contratto.

2. €100 si applicano anche per piccoli superamenti

Il MIT specifica che l’ indennità di €100 è dovuta interamente anche se il ritardo è inferiore a un’ora. Non esiste un calcolo proporzionale. La stessa regola si applica quando il tempo necessario per le operazioni fisiche supera il periodo concordato nel contratto.

3. Nessun secondo periodo di grazia per carico o scarico

La circolare elimina ogni ambiguità sui periodi di grazia aggiuntivi: se il tempo stabilito contrattualmente per il carico o lo scarico viene superato, la compensazione di €100 si applica immediatamente, senza alcuna nuova detrazione.

4. Prova di arrivo e responsabilità del vettore

Ai vettori viene ricordato che l’indennità è non dovuta se il ritardo è attribuibile a loro. Il Ministero riconosce che strumenti digitali come tachigrafi e sistemi GPS possono essere utilizzati per dimostrare l’orario di arrivo del veicolo al sito di carico o scarico.

5. Il contratto scritto rimane essenziale

Il MIT sottolinea il ruolo centrale di un contratto di trasporto scritto e invita a fornire dettagli precisi sulla posizione del carico o scarico, le procedure di accesso del veicolo e il tempo delle operazioni concordato. La circolare raccomanda anche di includere una chiara descrizione di come tali accordi sono certificati.

Un’importante distinzione riguarda le deroghe contrattuali: mentre queste erano possibili sotto la versione precedente della legge, il quadro attuale non le consente più. La compensazione di €100/ora non può essere derogata da un accordo tra le parti.

6. Responsabilità solidale e definizione di forza maggiore

La circolare ribadisce che il committente e il caricatore sono solidalmente responsabili per il pagamento della compensazione al vettore, senza pregiudizio al loro diritto di ricorso nei confronti della parte effettivamente responsabile del ritardo.
Il MIT raccomanda anche che i contratti definiscano esplicitamente cosa costituisce forza maggiore e specifichino chi è responsabile delle operazioni di carico e scarico, per evitare dispute successive.

Perché è importante

Per i trasportatori stranieri operanti in Italia, il chiarimento fornisce certezza giuridica e garantisce che la compensazione per i tempi di attesa sia esigibile in tutto il paese. La mossa del MIT segnala anche una posizione più ferma sulla protezione del benessere dei conducenti e sull’efficienza operativa — in linea con misure simili già adottate in Spagna e Portogallo.

Dichiarando esplicitamente che queste regole sono obbligatorie e non possono essere bypassate, il ministero mira a porre fine a un periodo di confusione che ha interrotto le catene di approvvigionamento e logorato le relazioni tra vettori e clienti.

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