Il progetto coinvolge dieci camion, modelli sia di Scania che di Volvo, operanti in tutta la Svezia, da Luleå a nord fino a Skåne a sud. L’obiettivo è valutare come i sistemi solari si comportano in condizioni climatiche variabili e misurare il loro potenziale per migliorare l’efficienza energetica nelle flotte a carburante alternativo.
Ogni camion è equipaggiato con pannelli solari CIGS a film sottile di Green Energy, che alimentano sistemi di bordo come le unità di raffreddamento e i montacarichi. Fornendo questo potere ausiliario, si prevede che i pannelli possano ridurre il carico sull’alternatore, il consumo di carburante e le relative emissioni. Implementazioni precedenti della stessa tecnologia in flotte diesel hanno mostrato riduzioni del 4-7% nel consumo di carburante e nelle emissioni di CO₂, secondo Green Energy.
Il progetto pilota include sistemi solari da 240 Wp su otto camion – quattro alimentati a HVO e quattro su LBG – e sistemi da 320 Wp su due veicoli aggiuntivi alimentati a LBG. I pannelli sono connessi al controller di carica e al software di Fleet Tracker di Green Energy, consentendo il monitoraggio in tempo reale della generazione e delle prestazioni energetiche.
I moduli solari dell’azienda sono ultraleggeri, resistenti al fuoco, agli agenti atmosferici e agli urti, e progettati per adattarsi ai tetti dei camion senza influire sull’aerodinamica. I sistemi sono già stati utilizzati da operatori come DFDS, DEKRA, Samat, Blaguss, FlixBus, PostNord, Girr Logistik e Arla.
“Già oggi abbiamo ridotto le nostre emissioni di gas serra grazie ai veicoli elettrici e a biocarburanti nella nostra rete di trasporto. Ora stiamo facendo un altro passo avanti testando i pannelli solari avanzati insieme a Green Energy,” ha dichiarato Ylva Öhrnell, Responsabile della sostenibilità presso DHL Freight Svezia.
“Questo progetto pilota si basa su risultati dimostrati con flotte diesel. Siamo entusiasti di misurare l’impatto del solare nel migliorare l’efficienza del carburante e l’affidabilità dei camion a carburante alternativo di DHL,” ha aggiunto Anders Mikkelsen, Responsabile Vendite Strategiche presso Green Energy.
Un’analisi più ampia evidenzia i limiti dell’integrazione solare
Il progetto SolarMoves, un’iniziativa di ricerca europea che analizza i camion dotati di pannelli solari su un milione di chilometri, ha recentemente riportato che mentre i pannelli solari di bordo possono ridurre le soste per la ricarica fino al 56%, il loro contributo energetico complessivo resta limitato e i ritorni economici sono scarsi per gli operatori di lunghe percorrenze.
Secondo lo studio, i pannelli solari sui veicoli pesanti fornivano solo il 2-4% del fabbisogno energetico totale, con i pannelli montati lateralmente che performavano significativamente peggio a causa dell’ombreggiamento e dell’esposizione limitata. Le operazioni ad alto chilometraggio vedevano i minori benefici, poiché i camion di lunghe percorrenze trascorrono la maggior parte delle ore operative in movimento piuttosto che parcheggiati in posizioni con esposizione solare ottimale.
I ricercatori hanno notato che i veicoli commerciali trascorrono dal 50 al 90% del loro tempo fermi, spesso in aree di carico o depositi con considerevole ombreggiamento, il che limita ulteriormente il rendimento solare. Sebbene l’integrazione solare possa ridurre significativamente il numero di soste per la ricarica per i veicoli elettrici a batteria, ha un impatto minimo sul costo totale di proprietà o sulla portata per flotte che coprono annualmente tra 80.000 e 140.000 chilometri.
Lo studio ha proiettato che un’adozione diffusa potrebbe risparmiare 27 TWh di elettricità dalla rete entro il 2030 e ridurre l’investimento nelle infrastrutture fino al 25%, sebbene queste previsioni si basino su presupposti comportamentali e tecnologici che rimangono non dimostrati.