Interporto Bologna

L’UE approva 24,5 milioni di euro di aiuti di stato per l’espansione dell’Interporto di Bologna

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La Commissione Europea ha approvato il finanziamento pubblico per l'espansione di un importante terminal intermodale in Italia, mirato a migliorare la capacità ferroviaria all'interno della rete di trasporto merci europea.

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La Commissione Europea ha autorizzato l’Italia a fornire 24,5 milioni di euro in finanziamenti pubblici per espandere il terminal merci multimodale Interporto Bologna. Secondo il Registro degli Aiuti di Stato della Commissione (Caso SA.118718), la decisione è stata adottata il 2 ottobre 2025 nell’ambito della procedura di “decisione di non opporsi”, il che significa che Bruxelles ha ritenuto la misura compatibile con le regole sugli aiuti di Stato dell’UE. La versione pubblica della decisione non è ancora stata pubblicata.

Secondo il piano di espansione, la struttura esistente sarà aggiornata con cinque nuovi binari da 750 metri e circa 80.000 m² di area piattaforma aggiuntiva, da completare entro la fine del 2026. L’aiuto è esplicitamente destinato a facilitare uno spostamento modale dalla strada alla ferrovia, particolarmente nella regione Emilia-Romagna, che attualmente è al di sotto della media UE in termini di quota di trasporto merci su rotaia.

La Commissione osserva che l’attività di trasporto merci su rotaia di questa regione è relativamente bassa, ma si prevede un incremento significativo nei prossimi anni, non ultimo grazie alla prevista apertura del Tunnel di Base del Brennero intorno al 2032.

Il terminal di Bologna è strategicamente situato all’intersezione dei corridoi TEN-T Scandinavia-Mediterraneo, Baltico-Adriatico, e Mediterraneo, e già mantiene servizi ferroviari verso destinazioni come Colonia, Rotterdam e Rostock. La Commissione ha concluso che l’aiuto è necessario e proporzionato, e che senza di esso, l’operatore non avrebbe potuto espandersi a questo livello.

Da Bologna al Brennero: i fondi pubblici mirano ai principali corridoi merci

L’espansione del terminal di Bologna avviene nel contesto di un ampio sforzo da parte dell’Italia e dell’Unione Europea per potenziare la capacità di trasporto ferroviario e migliorare la connettività intermodale.

All’inizio di quest’anno, il governo italiano ha stanziato 2,1 miliardi di euro per modernizzare la rete ferroviaria nazionale, finanziando progetti di aggiornamento e manutenzione progettati per migliorare l’efficienza e la resilienza, ha riportato RailwayPro. A livello dell’UE, il Connecting Europe Facility (CEF) sta fornendo quasi 2,8 miliardi di euro in sovvenzioni per 94 progetti di trasporto per favorire una mobilità sostenibile e transfrontaliera, secondo la Commissione Europea.

Bruxelles ha precedentemente autorizzato altri schemi di supporto italiani in questo settore. Nel 2022, ad esempio, la Commissione ha approvato un programma di 55 milioni di euro per modernizzare i terminal intermodali e incoraggiare gli operatori di trasporto merci a passare dalla strada alla ferrovia, come riportato da CLECAT.

Tuttavia, la Corte dei conti europea ha osservato in una revisione del 2023 che, nonostante anni di politiche e sostegno finanziario, i progressi nel rendere il trasporto merci intermodale più competitivo sono stati lenti, citando colli di bottiglia persistenti e limitata interoperabilità tra le reti nazionali.

In questo contesto, l’espansione dell’Interporto di Bologna illustra come i fondi pubblici sostenuti dall’UE continuano a mirare a nodi specifici all’interno della Rete transeuropea di trasporto (TEN-T) per affrontare i vincoli di capacità e promuovere un duraturo spostamento modale.

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